Il Parco Regionale dei Castelli Romani, insieme ad altri enti locali e associazioni ambientaliste, ha sottoscritto un protocollo d’intesa denominato “Cittadinanza Attiva” per contrastare l’abbandono dei rifiuti nelle aree verdi dell’Area Protetta dei Castelli Romani. Questo progetto, promosso dall’Ente Parco, mira a coinvolgere le comunità locali nella tutela dell’ambiente, attraverso misure concrete di prevenzione, sorveglianza e bonifica.
Il protocollo vede la partecipazione attiva di numerosi Comuni della zona, nello specifico Rocca di Papa, Rocca Priora, Grottaferrata, Marino, Ariccia, Nemi, Velletri e Lariano. Oltre agli enti locali, sono coinvolti il Circolo Legambiente ‘Artemisio’ e l’associazione Fare Verde ETS ODV. L’Ente Parco Regionale dei Castelli Romani funge da promotore e coordinatore del progetto, rappresentato dal Commissario Straordinario Ivan Boccali.
Il progetto “Cittadinanza Attiva” si sviluppa attraverso un piano di azioni articolato in tre principali aree di intervento:
- Prevenzione: Campagne di sensibilizzazione e informazione rivolte ai cittadini per promuovere una maggiore consapevolezza sulla problematica dell’abbandono dei rifiuti. Questo include attività educative rivolte alle scuole e giornate di raccolta rifiuti organizzate in collaborazione con le comunità locali.
- Sorveglianza: Installazione di videocamere nei punti critici individuati per monitorare e scoraggiare comportamenti illeciti. Inoltre, verrà implementato un sistema efficiente per la riscossione delle sanzioni nei confronti dei trasgressori.
- Bonifica: Le aree più colpite dall’abbandono dei rifiuti saranno oggetto di interventi di pulizia organizzati dalle associazioni e dalle municipalizzate. Questi interventi saranno programmati mensilmente e coordinati per garantire una copertura capillare delle zone critiche.
Ogni ente e associazione coinvolta avrà un ruolo specifico nel progetto. Il Parco Regionale si impegna a fornire il supporto necessario in termini di sorveglianza, sotto forma di videosorveglianza e addetti, e sensibilizzazione, mentre i Comuni gestiranno la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. Le associazioni ambientaliste, dal canto loro, contribuiranno con attività di volontariato e coordinamento sul campo, garantendo un’efficace rimozione dei rifiuti e coinvolgendo altre organizzazioni di volontariato locali.
Il protocollo ha una durata iniziale di un anno, con la possibilità di rinnovo mediante semplice comunicazione tra le parti. Durante questo periodo, verranno costantemente monitorati i risultati delle attività svolte per valutare l’efficacia delle misure adottate e apportare eventuali miglioramenti.
La speranza dell’iniziativa è di riuscire a mettere un freno alla sempre troppo frequente pratica di riversare rifiuti di qualsiasi tipo, anche ingombranti, nei boschi e sui cigli delle strade del territorio. Un obiettivo che viene ricercato sia nell’immediato, con la sorveglianza e le sanzioni, che nel futuro, con la sensibilizzazione dei giovani al problema e la creazione di una cultura del rispetto e della tutela del territorio. E, per riuscire in questa impresa, la collaborazione fra istituzioni, associazioni e comunità locali rappresenta sicuramente un punto fondamentale.
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