Nota stampa del Coordinamentro Natura & Territorio dei Castelli Romani

Si è tenuta ieri pomeriggio al Museo Diocesano di Albano Laziale la quarta conferenza del progetto “Collaborazione e dialogo per costruire la nostra casa comune”, nato all’interno dell’associazione “San Francesco insieme per la pace” grazie all’intuizione dei suoi soci Aldo Oroccini, Bruno Pieragostini e della presidente Maura Iacobelli, con la collaborazione del direttore del Museo Diocesano, Roberto Libera. Il progetto intende sviluppare alcuni temi legati ai contenuti dell’Enciclica “Laudato Sì” di papa Francesco e, nella conferenza di ieri, si è ragionato su come l’intervento dell’uomo abbia cambiato radicalmente il lago Albano: un luogo a cui noi tutti siamo affezionati e, del quale, abbiamo ricordi indelebili.

La conferenza di ieri aveva quindi come argomento l’approfondimento dei temi trattati dal libro “Il lago e le sue storie” che racconta, anche dal punto di vista fotografico, com’era il Lago Albano nei primi anni del Novecento e di come è adesso, per cercare di accendere i riflettori sulla drammatica situazione di questo specchio d’acqua che sta morendo nell’indifferenza generale delle istituzioni, dei mass media e della gente che vive nei Castelli Romani. Tutto questo raccontato da chi ha vissuto quei momenti irripetibili, quando le sue acque arrivavano, tramite l’emissario, ai fontanili delle Mole, il lungolago era un sentiero sterrato, i bagnanti facevano i tuffi da sor Pasquale e i pescatori riempivano le loro reti di trote, coregoni e persici reali.

L’intervento di Roberto Salustri, ecologo, presidente dell’Eco Istituto Reseda, ci ha permesso di approfondire le cause che hanno portato all’attuale situazione (crescita esponenziale dei residenti da 150.000 a 350.000, cementificazione selvaggia e continua del territorio, numero inimmaginabile di pozzi che prelevano acqua a centinaia di metri) e le possibili soluzioni: opzione zero cemento, riduzione dei consumi, riparazione degli acquedotti, urbanistica green blue (recupero dell’esistente, infrastrutture, parcheggi, scuole), de-impermeabilizzare del suolo, ripristino del deflusso delle acque.