Per oltre sessant’anni, l’area di Mazzamagna, nella frazione di Frattocchie a Marino, ha vissuto una situazione di forte precarietà ambientale e igienico-sanitaria. Stando alle carte del Comune di Marino, le reti fognarie costruite negli anni ’60 senza regolari autorizzazioni, e mai adeguate alle normative vigenti, hanno scaricato i reflui direttamente nel terreno. Una pratica non solo obsoleta ma soprattutto dannosa per l’ambiente e per la salute pubblica.
Finalmente, dopo anni di tentativi e ordinanze rimaste inascoltate, è arrivata una svolta. Il Comune ha deciso di impegnare risorse economiche per completare le opere necessarie a convogliare i reflui verso la rete fognaria pubblica. L’obiettivo è collegare le abitazioni alla condotta comunale e garantire un trattamento depurativo adeguato presso l’impianto di Santa Maria delle Mole. ACEA ATO2 ha stimato che la portata dell’allaccio dovrà sostenere i bisogni dell’equivalente di circa 854 abitanti.
Un problema radicato e non più rimandabile
La situazione non è nuova. Dal 2020 ad oggi sono state emesse diverse ordinanze per la messa in sicurezza delle condutture esistenti, ma il tira e molla tra le parti ha condotto alla mancanza di interventi concreti, trascinando il problema fino a oggi.
Il nuovo piano prevede non solo l’adeguamento delle infrastrutture fognarie, ma anche la separazione tra acque nere e acque bianche, attualmente mescolate. Un intervento che si inserisce nell’ambito più ampio delle opere di urbanizzazione del Piano Urbanistico Attuativo “Il Poggio”, già avviate ma mai completate. Una volta ultimate, queste opere permetteranno di chiudere definitivamente una pagina critica per l’area di Frattocchie.
Cifre e responsabilità per i lavori
L’investimento previsto per questi lavori ammonta a 138.000 euro, una cifra che coprirà la realizzazione delle condotte necessarie e l’adeguamento delle infrastrutture esistenti. Il Comune di Marino finanzierà l’intervento, che verrà effettuato dal consorzio sotto la supervisione dell’ente e quella di ACEA, ma provvederà poi a recuperare le somme dovute dai privati responsabili degli scarichi non conformi.
L’auspicio è che con questo intervento si riesca a risolvere definitivamente un problema che per troppo tempo è stato trascurato, nella speranza che i danni ambientali causati sinora non siano irreversibili. Per questo, forse, sarebbe opportuno prevedere di effettuare delle analisi sul posto e un’eventuale opera di bonifica dell’area.
La foto impiegata è puramente a scopo illustrativo e non rappresenta lo stato reale degli scarichi nella zona di Mezzamagna.
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