Lo scorso 16 ottobre il comune di Castel Gandolfo ha emesso due ordinanze, numerate rispettivamente 147 e 148, riguardanti lavori realizzati senza i necessari titoli abilitativi che coinvolgono due diverse proprietà, entrambe localizzate nello stesso complesso immobiliare di Pavona.
Ordinanza 147: rifacimenti non autorizzati
Durante un sopralluogo effettuato il 18 settembre 2024, la Polizia Locale e l’Ufficio Tecnico del Comune hanno accertato la presenza di lavori in corso presso il piano seminterrato. Gli interventi, che includevano il rifacimento di pavimenti, impianti, infissi e tramezzature, sono stati giudicati opere di manutenzione straordinaria, richiedendo una Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata (C.I.L.A.), mai presentata dalla proprietà. Per questo motivo, il Comune ha ordinato la sospensione immediata dei lavori e ha comminato una sanzione pecuniaria di 1.000 euro per mancata comunicazione. Entro 90 giorni dalla notifica dell’ordinanza, il responsabile è inoltre tenuto a provvedere alla demolizione delle opere abusive e al ripristino dello stato originario dell’immobile.
Ordinanza 148: cambio di destinazione d’uso illegittimo
La seconda ordinanza, emanata sempre il 16 ottobre 2024, riguarda un abuso più complesso: il cambio di destinazione d’uso di due unità immobiliari, trasformate rispettivamente da garage e ripostiglio a residenziali. Questa variazione ha comportato un aumento della volumetria dell’edificio, configurandosi come una ristrutturazione edilizia di tipo “pesante”. Anche in questo caso, l’intervento è stato effettuato senza alcuna autorizzazione, né con una Segnalazione Certificata di Inizio Attività (S.C.I.A.) né con il permesso di costruire, previsto dal Testo Unico dell’Edilizia. Il responsabile ha ora 90 giorni per demolire le opere abusive e riportare gli spazi allo stato precedente. In caso contrario, l’amministrazione di Castel Gandolfo procederà alla demolizione d’ufficio, con addebito dei costi.
Queste ordinanze sottolineano la necessità di rispettare le normative edilizie, spesso ignorate, ma fondamentali per evitare interventi che alterano l’equilibrio urbanistico. L’abusivismo edilizio resta un problema concreto per molte amministrazioni locali, e i provvedimenti presi mirano a ripristinare l’ordine, richiamando all’importanza di seguire le regole per il bene comune del territorio.
La foto è puramente a scopo illustrativo, senza riferimenti specifici ai soggetti coinvolti o alle opere citate nelle ordinanze.
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