È arrivata poco fa in Redazione la notizia di una nuova frana al Lago di Nemi. Pubblichiamo il comunicato stampa del Coordinamento Natura e Territorio dei Castelli Romani, che descrive sia la situazione che le cause di tali frane.
Solo grazie al bosco la frana non è arrivata fino alla strada, la frana è situata sotto il Ristorante Il Faro, sono tonnellate di roccia che si sono staccate da un pilastro roccioso. Così riportano i volontari dell’Echoteam e della rete per una riserva naturale del Lago di Nemi affiliata al Fondo Forestale Italiano. Questo non fa che dimostrare ancora una volta l’importanza del bosco e del blocco del consumo del suolo nel nostro territorio. Questa mattina i volontari si sono recati sul posto per fare i rilievi e fare la segnalazione alle autorità.
La situazione di degrado del territorio e i progetti a base di cemento e asfalto sono la causa del dissesto idrogeologico, inutile dare la colpa alla selvicoltura, bisogna bloccare tutti i progetti che consumano il suolo e prevedere una rigenerazione dello stesso con metodi di Ingegneria naturalistica, come proposto dal Coordinamento Natura e Territorio dei Castelli Romani e in particolar modo dall’AIPIN Associazione Ingegneria Naturalistica – sezione Lazio all’interno del Piano per la salvaguardia dei laghi dei Castelli Romani.
Le piogge si accumulano a causa delle strade, dei parcheggi e delle case che rendono il suolo impermeabile e lo canalizzano accumulando acqua. La quantità di acqua che arriva si accumula sui costoni e fa cedere le pareti rocciose del lago. In poco tempo si sono verificate numerose frane. Una sulla parete del Vallone Tempesta, il dissesto sotto la zona urbanizzata di Genzano e ora questa, proprio vicino a dove il Comune di Nemi vuole realizzare l’isola ecologica e che già il Coordinamento ha bocciato come sito, sia a causa del dissesto che aumenterebbe sia per l’emergenza ambientale sul lago stesso.
Anche al Lago Albano abbiamo la stessa situazione, in particolare proprio dove il Comune di Albano laziale ha autorizzato l’acquedotto che potenzierebbe l’attingimento di acqua per il Comune di Ariccia – Lottizzazione di Monte Gentile.
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