Non c’è più l’opposizione di una volta!
Opposizione politica ai Castelli Romani quasi assente: democrazia locale minacciata da maggioranze schiaccianti. Qual è il futuro del confronto politico?
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Il modello energetico fossile continua a caratterizzare il nostro sistema di vita, sempre più insostenibile: un problema per l’economia, il lavoro, la biodiversità e la salute nell’intero pianeta.
Non è più rinviabile il tema di una riorganizzazione radicale dei processi di produzione, consumo e lavoro, impostati secondo i princìpi di giustizia ecologica e sociale, da cui discendono quelli economici.
Il problema degli alberi riguarda soprattutto la loro collocazione e sopravvivenza in ambito urbano. Dove assicurano ossigeno e fresco; rappresentano un freno per polveri e rumore; ingentiliscono vie e piazze; ci ricordano che cosa è la natura, l’ambiente naturale di cui anche noi facciamo parte.
L’Italia, secondo l’ultimo rapporto di Reporter Senza Frontiere, mostra segni di miglioramento nella classifica sulla libertà di stampa, salendo dal 58° al 41° posto. Questo avanzamento, sebbene positivo, nasconde le criticità persistenti che sviliscono il giornalismo indipendente nel Paese.
Una visione mercantile sempre più spinta applicata a ogni piega del lavoro ha tolto dignità al lavoro e qualità alle vite delle persone.
La politica finora non ha fatto quelle drastiche scelte che servirebbero per invertire la rotta.
I dati recentemente resi pubblici dal Ministero dell’Economia e delle Finanze per l’anno d’imposta 2022 offrono uno spaccato sulle condizioni economiche nei Castelli Romani, evidenziando un variegato panorama di reddito pro-capite tra i diversi comuni. Queste cifre non solo riflettono le condizioni economiche locali ma sollevano anche importanti questioni su disparità e potenzialità di sviluppo.
Il 25 aprile è un invito a non essere mai indifferenti. Chi preferisce non dichiararsi antifascista, di fatto pone un muro di indifferenza alle violenze, sopraffazioni, fame e guerra causati proprio dal fascismo. Per questo è necessario difendere e rinnovare ogni giorno i valori di libertà e di democrazia.
“Vorrei capire, con i miei piccoli occhi mortali, come ci si vedrà dopo. Se ci fosse luce, sarebbe bellissimo”. È terribile questo passaggio dell’ultima lettera che Aldo Moro scrive alla famiglia nel maggio di 45 anni fa, qualche giorno prima di morire per mano delle brigate rosse dopo essere stato rapito dalle stesse in Via Fani il 16 marzo del 1978.
Nel contesto delle recenti riforme legislative riguardanti i limiti di mandato per i sindaci, emerge un dibattito che interessa direttamente il futuro della democrazia locale. Infatti, qualche settimana fa, il decreto Legge Elezioni ha ampliato il limite per gli enti sotto a 5.000 abitanti estendendo a tre mandati consecutivi anche per i Comuni inferiori a 15.000 abitanti.