La Giornata mondiale della libertà di stampa si celebra oggi, 3 maggio, in un contesto internazionale sempre più complesso. Con un numero impressionante di giornalisti morti sui fronti di guerra, nei conflitti in corso in Ucraina e in Palestina.
L’Italia, secondo l’ultimo rapporto di Reporter Senza Frontiere, mostra segni di miglioramento nella classifica sulla libertà di stampa, salendo dal 58° al 41° posto. Questo avanzamento, sebbene positivo, nasconde le criticità persistenti che sviliscono il giornalismo indipendente nel Paese.
Minacce alla libertà di stampa in Italia
Il report evidenzia come in Italia la libertà di stampa sia ancora ostacolata da molteplici fattori. La criminalità organizzata, soprattutto nel Meridione, e vari gruppi estremisti continuano a rappresentare una minaccia concreta per i giornalisti, particolarmente evidente durante le manifestazioni. Questi attacchi rappresentano un grave ostacolo per i professionisti dell’informazione che tentano di fare il loro lavoro in sicurezza.
Lo strapotere finanziario di alcuni gruppi e il conseguente concentramento delle fonti di informazione, danno come risultato un appiattimento delle voci critiche e una omologazione dell’informazione, con la sostanziale riduzione al silenzio di settori consistenti della nostra società.
Il servizio pubblico svolto dalla Rai appare fortemente compromesso, come pubblicamente denunciato in questi giorni dall’Unione Sindacale Giornalisti Rai (Usigrai).
Problemi strutturali e legislativi
Oltre alle minacce dirette, il giornalismo italiano soffre di una crescente precarietà del lavoro, che compromette il dinamismo e l’autonomia della professione. Le condizioni lavorative instabili e la mancanza di sicurezza economica per i giornalisti sono problemi irrisolti. Inoltre, il quadro normativo italiano, come recentemente modificato, mostra una tendenza piuttosto netta, che va nella direzione di rendere sempre più difficile il giornalismo di inchiesta.
Ma al di là delle leggi, sono i comportamenti di alcune grosse società o anche di singole persone, in genere molto facoltose, che non lasciano scampo alla libertà di espressione. Non esistono freni a quelle che sono etichettate come liti temerarie: un colosso finanziario querela singoli cittadini, anche per aspetti risibili o poco fondati e il singolo cittadino dovrà fronteggiare per anni uno stuolo di avvocati. Tutto questo serve per intimidire il dissenso, annichilire le voci critiche, sconsigliare attacchi all’establishment.
Campagne d’intimidazione
Un altro aspetto preoccupante è rappresentato dalle campagne d’intimidazione online, spesso orchestrate contro giornalisti che indagano su temi sensibili come la criminalità organizzata e la corruzione. Questo fenomeno, in crescita, richiede una risposta decisa per garantire che i giornalisti possano operare senza temere per la propria sicurezza personale.
Il ruolo del giornalismo locale
La libertà di stampa è un pilastro fondamentale della democrazia. E si può esercitare anche attraverso il giornalismo locale, le testate online. Il fine ultimo è fornire una pluralità di voci ai cittadini affinché possano davvero esercitare il diritto di scelte informate.
La conoscenza spesso crea sensibilizzazione, fa crescere consapevolezza e senso etico. Una lunga via verso una società più giusta. È quella, nel nostro piccolo, che intendiamo percorrere.
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