Il Coordinamento Natura & Territorio dei Castelli Romani ribadisce l’allarme per i nuovi progetti dei comuni di Albano Laziale, Nemi, Castel Gandolfo e Genzano di Roma, infrastrutture che minaccerebbero la bellezza naturale e l’ecosistema locale, già in crisi per l’abbassamento dei livelli delle acque e l’inquinamento. Gli ambientalisti chiedono un intervento immediato per bloccare queste iniziative e proteggere il patrimonio naturale dell’area.
Di seguito il comunicato stampa ricevuto dalla Redazione di CastelliRomani.news.
I comuni di Albano laziale, Nemi, Castel Gandolfo e Genzano di Roma, i Comuni dei Laghi, stanno pianificando una serie di progetti che minacciano gravemente la bellezza naturale e l’integrità ecologica dei loro boschi e laghi. Palestre a cielo aperto, discoteche, tubazioni per prelevare l’acqua dei laghi, sfruttamento intensivo delle coste lacustri: queste iniziative rischiano di compromettere ulteriormente ecosistemi già in crisi a causa dell’abbassamento del livello delle acque e dell’inquinamento.
Progetti insostenibili: palestre e discoteche nei boschi
Recentemente, alcuni comuni dei Castelli Romani hanno presentato progetti per la realizzazione di palestre all’aperto, strutture ricreative nei boschi e addirittura un nuovo acquedotto per prelevare acqua dal Lago Albano che farà abbattere centinaia di alberi in una zona ad alto rischio idrogeologico. Alcuni di questi progetti prevedono la costruzione di piattaforme in cemento e altre infrastrutture che alterano irreversibilmente l’ambiente naturale. L’idea di trasformare i boschi in aree sportive potrebbe sembrare allettante per promuovere il turismo, ma l’impatto ambientale è devastante per ambienti già gravemente antropizzati.
Sfruttamento delle coste dei laghi dei Castelli Romani
Le coste dei laghi dei Castelli Romani, già messe a dura prova dall’abbassamento del livello delle acque, sono oggetto di un’intensa cementificazione e sfruttamento. Progetti come il Centro Canoe sul Lago di Nemi, costruito su una piattaforma di cemento, ne sono un chiaro esempio. Le attività umane, come feste e musica ad alto volume, disturbano la fauna locale, mentre il traffico veicolare uccide gli anfibi e altre specie. Il disboscamento effettuato dal Comune di Genzano di Roma, progetto bloccato e in corso indagini per accertare le responsabilità anche penali, ha messo in grave pericolo la stabilità del suolo del cratere del Lago di Nemi già sottoposto a una forte cementificazione tra il cimitero e il centro storico, vera responsabile delle frane passate.
Abbassamento dei livelli dei laghi e inquinamento
I laghi dei Castelli Romani stanno registrando da 40 anni un preoccupante abbassamento dei livelli delle acque, fenomeno accelerato dai cambiamenti climatici. Il Lago di Nemi, ad esempio, ha visto un calo di 6,5 metri nel livello dell’acqua, con una perdita di circa 11 milioni di metri cubi, il Lago Albano ne ha persi più di 40 milioni di mc. Questo abbassamento non solo riduce la disponibilità d’acqua, ma mette a rischio la biodiversità dei laghi.
L’inquinamento, sia civile sia agricolo, è un altro grave problema. Le pratiche agricole non sostenibili e gli scarichi non trattati contaminano le acque, mettendo in pericolo la flora e la fauna locali.
Un appello per progetti ecologici e sostenibili nei Castelli Romani
È fondamentale bloccare immediatamente questi progetti invasivi e ripensarli in chiave ecologica. I boschi e i laghi dei Castelli Romani devono essere preservati per le loro straordinarie qualità naturali e la loro importanza storica e culturale. Invece di costruire infrastrutture invasive, è possibile promuovere un turismo sostenibile che valorizzi l’ambiente naturale senza danneggiarlo.
Proposte per la conservazione e la valorizzazione
- Riserva Naturale per il Lago di Nemi: Proponiamo di trasformare il cratere del Lago di Nemi in una riserva naturale, dove l’agricoltura sia esclusivamente biologica e le attività umane abbiano un impatto minimo sull’ambiente. Questo approccio proteggerà la biodiversità e promuoverà un turismo responsabile. (Il Lago Albano già siamo riusciti a farlo diventare un Sito di Importanza Comunitaria)
- Stop alla cementificazione: È necessario fermare immediatamente tutti i progetti di cementificazione lungo le coste dei laghi e nei boschi. Invece di costruire infrastrutture in cemento, si dovrebbero utilizzare tecniche di ingegneria naturalistica che rispettino l’ambiente. Fermare i nuovi progetti di cementificazione su tutto il territorio dei Castelli Romani.
- Controllo dell’inquinamento: I comuni devono implementare rigorosi controlli sull’inquinamento agricolo e civile. Gli scarichi devono essere trattati adeguatamente e le pratiche agricole devono essere sostenibili.
- Promozione di attività a basso impatto: Le attività turistiche devono essere ridotte all’essenziale e focalizzarsi su esperienze a basso impatto, come escursioni a piedi, birdwatching e visite guidate alla scoperta della flora e della fauna locali.
I comuni dei Castelli Romani devono ripensare radicalmente i loro progetti nei boschi e nei laghi, mettendo al primo posto la conservazione dell’ambiente. Chiediamo ai Sindaci di questi 4 Comuni un incontro per bloccare tali progetti e metterne in campo di ecologici e sostenibili. Solo attraverso un approccio ecologico e sostenibile è possibile proteggere questi preziosi ecosistemi per le generazioni future.
Chiediamo a tutte le associazioni e ai cittadini di unirsi a noi nella lotta per la salvaguardia delle nostre meraviglie naturali. Solo insieme possiamo fare la differenza e assicurare un futuro sano e prospero per i boschi e i laghi dei Castelli Romani.