La Lista L’Altra Albano ha espresso una posizione chiara e decisa sulla questione dell’inceneritore previsto ai piedi dei Castelli Romani, sottolineando la necessità di fare luce su procedure che appaiono poco trasparenti e sull’uso esteso dei poteri commissariali da parte del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. Secondo quanto dichiarato dai rappresentanti della lista, il recente servizio di Report avrebbe evidenziato intrecci preoccupanti tra interessi privati e decisioni politiche, rendendo fondamentale avviare un confronto serio e condiviso che restituisca centralità al bene comune. Di seguito il comunicato integrale.
“Non accettiamo polemiche sterili e strumentali, che si apra finalmente una discussione seria e condivisa all’interno del partito di maggioranza della capitale, specie sulla speculazione industriale in atto con la prevista costruzione dell’inceneritore di Roma ai piedi dei Castelli Romani, così come vorremmo si aprisse un confronto all’interno della città metropolitana che ha rimosso i vincoli che impedivano la realizzazione di impianti industriali dedicati ai rifiuti”… (come fatto dal nostro consigliere comunale Salvatore Tedone ad Albano Laziale) questo scrivevamo qualche giorno fa, poi è uscita l’inchiesta di Report…
L’evidenza di procedure e operazioni a dir poco opache nel quadro di provvedimenti attuati nella forma di ordinanza grazie all’utilizzo disinvolto dei poteri commissariali da parte di Gualtieri, ci ha fatto ritrovare ancora una volta dalla parte dei giusti.
Di nuovo e solo per colpire l’avversario politico si leggono da parte di notabili locali articoli e dichiarazioni che lasciano intendere da parte loro una feroce opposizione all’inceneritore mentre nelle aule parlamentari la forza politica di cui sono espressione come partito di maggioranza al governo, vota compattamente contro la richiesta di perimetrazione dei poteri commissariali presentata dai parlamentari di AVS e M5S, così come il PD nazionale.
Allo stesso modo nei Comuni di Ardea e Pomezia, le maggioranze di centro destra non hanno seguito l’esempio del comune di Albano di votare la richiesta di istituzione, presentata sempre dal consigliere comunale Salvatore Tedone, di area a elevato rischio ambientale, richiesta suggerita poche ore fa da un PD territoriale che sembra si svegli solo ora da un lungo letargo.
Anche qui troppo comodo rilasciare dichiarazioni che annunciano le barricate e poi non votare quelli che sono veri e propri atti dovuti nei confronti delle popolazioni amministrate.
Lo stesso PD che in Sicilia e Umbria si oppone fermamente contro i nuovi impianti previsti dal centrodestra: della serie ai Castelli romani inceneritore sì perché voluto da Gualtieri e da tutto il partito romano altrove No, specialmente dove non governa.
Il gioco delle parti è finito!
Il servizio-inchiesta “il Santo Inceneritore” andata in onda nella puntata di Report del 15 dicembre ha finalmente scoperchiato il vaso, dentro il quale ritroviamo, ancora una volta, interessi affaristici privati (tanto da far aprire un’inchiesta alla Commissione parlamentare sulle Ecomafie) e un agire istituzionale che dimentica la buona politica e umilia l’interesse del bene comune costituito in questo caso dalla tutela di salute e ambiente, senza se e senza ma.
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