Il Festival di Antropologia e Storia delle Religioni “Nella Terra di Diana” giunge alla sua sesta edizione, consolidandosi come un appuntamento di spicco nel panorama culturale dei Castelli Romani. Questo evento, che si terrà dal 5 all’8 settembre 2024, rappresenta un’occasione per esplorare le radici storiche e religiose del territorio, offrendo un ricco programma di conferenze, presentazioni e visite guidate. Il festival sarà diviso tra Roma e Genzano di Roma, con quest’ultima località che ospiterà la maggior parte degli eventi presso lo storico Palazzo Sforza-Cesarini.

“Nella Terra di Diana” prenderà il via il 5 settembre al Centro di Cultura “Antico e Moderno” di Roma, con una serie di interventi da parte di illustri studiosi e rappresentanti istituzionali. L’apertura sarà seguita dalla presentazione di un’opera significativa sul poeta Virgilio e dalla consegna del Premio “James G. Frazer” all’eminente Piero Boitani, che ha dato un contributo fondamentale allo studio delle religioni.

Il festival entrerà nel vivo dal 6 all’8 settembre a Genzano di Roma, dove il Palazzo Sforza-Cesarini si trasformerà in un centro di dialogo e riflessione sulla storia delle religioni e le tradizioni culturali. La giornata del 6 settembre sarà inaugurata alle 10:00 con la presentazione di opere accademiche di rilievo, tra cui I codici di Nag Hammadi, una raccolta di testi gnostici tradotti per la prima volta integralmente in italiano. Seguirà la presentazione del libro di Rossana Barcellona, Nascite, infanzie e altri miracoli, che esplora le narrazioni apocrife tra Oriente e Occidente, offrendo uno sguardo profondo sulle radici culturali del Mediterraneo.

Nel pomeriggio, un altro momento saliente sarà la discussione del libro Alessandro e i Brahmani di Chiara Di Serio, che analizza la costruzione di un’alterità ideale dall’antica Grecia al Medioevo. Questo evento vedrà la partecipazione di accademici di spicco come Silvia Fogliazza dell’Université Paris Nanterre.

L’evento “Nella Terra di Diana” proseguirà con una serie di incontri dedicati alla musica e alla danza nell’antichità, culminando in una tavola rotonda sulla storia del cristianesimo. La serata del 6 settembre si concluderà con una visita guidata al centro storico di Castel Gandolfo, offrendo ai partecipanti l’opportunità di esplorare uno dei luoghi più affascinanti dei Castelli Romani.

Il 7 settembre, le attività riprenderanno con la presentazione del libro La Croce e l’Islam di Ambrogio Bongiovanni, che affronta le complessità del dialogo tra cristiani e musulmani. La giornata sarà arricchita da una tavola rotonda che vedrà la partecipazione di antropologi e storici, i quali discuteranno il ruolo dell’antropologia nella gestione dei patrimoni culturali immateriali e nella promozione delle comunità locali.

Freetime Frascati

Nel pomeriggio, un momento di particolare interesse sarà la presentazione del primo volume in arabo delle Sette storie contro i pagani di Orosio, curata da Marco Di Branco. Seguirà una sessione dedicata alle prime relazioni culturali tra l’Iran e l’Italia, con particolare attenzione alla fotografia del XIX secolo, che offrirà uno spunto per riflettere sulle connessioni storiche tra Oriente e Occidente.

La giornata terminerà con una seconda visita guidata, questa volta al centro storico di Genzano di Roma, che permetterà di scoprire le bellezze architettoniche e paesaggistiche di questa città ricca di storia.

L’8 settembre, il festival si chiuderà con un evento che promette di attirare sia gli studiosi che gli appassionati di culture popolari: il IV Seminario sulle Religioni Fantastiche. Intitolato Draghi, Elfi e Cavalieri Jedi: L’Influenza della Fantascienza e del Fantasy sulla Dimensione Religiosa, questo seminario esplorerà come i generi del fantasy e della fantascienza abbiano modellato e influenzato l’immaginario religioso contemporaneo. Tra gli interventi previsti, quelli di Roberto Arduini dell’Associazione Italiana Studi Tolkieniani e di altri esperti che analizzeranno l’intersezione tra cultura pop e religione.

Nel pomeriggio, l’attenzione si sposterà sulle tradizioni popolari ed ecologiche, con una tavola rotonda che discuterà l’importanza dell’antropologia nella comprensione delle sfide contemporanee legate alla sostenibilità e alla conservazione delle tradizioni culturali. Il festival si concluderà con una visita guidata al borgo di Nemi, un luogo intriso di storia e spiritualità, noto per il suo legame con il culto della dea Diana.

Il Festival Nella Terra di Diana si conferma così un evento di grande valore culturale, capace di unire riflessione accademica e scoperta territoriale, in un contesto che celebra la ricchezza storica e spirituale dei Castelli Romani. Un appuntamento da non perdere per chiunque desideri immergersi nelle radici profonde delle nostre tradizioni religiose e culturali.

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