Ieri mattina, il sindaco di Marino, Stefano Cecchi, ha partecipato a un convegno sulla violenza di genere, organizzato presso il Centro Mariapoli di Castel Gandolfo. L’evento, promosso dalla Procura della Repubblica di Velletri sotto la guida del Procuratore Giancarlo Amato e con la partecipazione del Vescovo Mons. Vincenzo Viva, si inserisce nel progetto “Comuni in Rete”. Un’iniziativa che mira a creare una rete antiviolenza di supporto per le vittime, coinvolgendo i Comuni del circondario della Procura, tra cui Marino, già sede di una tappa di sensibilizzazione a maggio scorso.
L’incontro, nato con l’obiettivo di consolidare la rete di protezione e prevenzione nei confronti delle vittime, ha avuto luogo proprio il giorno successivo a un episodio di violenza avvenuto a Santa Maria delle Mole. Ieri mattina, infatti, nel cortile della scuola “Vivaldi”, un’aggressione tra giovanissimi ha scosso la comunità: una studentessa di 12 anni ha ferito con un coltello un compagno di scuola, sottolineando quanto il fenomeno della violenza richieda un intervento sempre più precoce e mirato.
Le dichiarazioni del sindaco Stefano Cecchi e dell’assessore alla pubblica istruzione Pamela Muccini
Quanto accaduto alla ‘Vivaldi’ ci fa seriamente riflettere sulle possibili cause che portano i nostri giovani a compiere determinati gesti. Il fatto di ieri ha colto tutti di sorpresa, creando preoccupazione e sconcerto, perché dietro questi episodi può nascondersi qualcosa che non conosciamo.
In questo momento non facile esprimiamo la nostra vicinanza e solidarietà alle famiglie dei due studenti, in particolare al ragazzo che ha riportato le ferite, al dirigente scolastico, con il quale siamo rimasti costantemente in contatto per gli aggiornamenti ed evoluzioni del caso, alle forze dell’ordine intervenute in maniera tempestiva, mentre alla scuola italiana e a tutte quelle di Marino, con i loro insegnanti e dirigenti, vogliamo rivolgere un plauso per la maniera in cui riescono ad affrontare situazioni ingiustificabili e imprevedibili, difficili da gestire, come questa.
Allo stesso tempo, siamo felici di sapere che il ragazzo è stato dimesso dall’ospedale ‘Bambino Gesù’ in buone condizioni. Restiamo a disposizione delle autorità preposte nel caso ci vogliano coinvolgere in un percorso per i giovani che svilupperemo con l’aiuto qualificato dei nostri servizi sociali.
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