Un tempo fiore all’occhiello dei Castelli Romani, il Parco dell’Acquasanta a Marino sembra ora vittima di una maledizione di abbandono e degrado. Questo parco, che dovrebbe essere un gioiello storico e naturalistico, ospita monumenti come la Torre D’Ammonte, esistente dal 1216, il Fontanile del Quattrocento e il Santuario dell’Acquasanta, oltre alle fondamenta del Ponte Gregoriano. Peccato che queste meraviglie siano lasciate in balia delle intemperie, senza alcuna protezione o valorizzazione.
Monumenti storici in rovina
La Torre D’Ammonte, un tempo maestosa, ora sembra un vecchio rudere abbandonato alle piante infestanti. Il Fontanile del Quattrocento, un tempo oasi di ristoro, è diventato un groviglio di rovi e forasacchi. Il Santuario dell’Acquasanta, che dovrebbe essere un luogo di spiritualità, è quasi sempre chiuso, mentre le basi del ponte sono presidiate da transenne fatiscenti e piccioni.
Degrado e sporcizia
Il parco non è solo abbandonato, ma anche trascurato. Rifiuti ovunque trasformano questo spazio in una discarica a cielo aperto. Le discariche abusive sono ormai la norma, con elettrodomestici rotti e materiali di costruzione che spuntano come funghi dopo la pioggia. Questa non è solo una vergogna estetica, ma anche un grave rischio ambientale.
Mancanza di sicurezza e illuminazione
E che dire dell’illuminazione pubblica? I lampioni sono rotti e non funzionano da oltre un decennio, trasformando il parco in una tenebrosa zona di paura nelle ore serali. Questa mancanza di luce non solo rende il luogo insicuro, ma scoraggia anche i pochi coraggiosi che ancora osano visitarlo. Come se non bastasse, il Fontanile è diventato il ritrovo preferito dei tossicodipendenti, rendendo l’area ancora più pericolosa.
Tentativi di riqualificazione falliti
Nonostante i numerosi tentativi di riqualificazione, portati avanti con dedizione da cittadini, associazioni e amministrazione locale, i pochi traguardi raggiunti sono andati in fumo. La mancanza di un intervento continuativo ha vanificato ogni tentativo di riscatto, lasciando il parco in uno stato di degrado che grida vendetta.
Un appello urgente alle autorità locali
È ora che le autorità locali si sveglino dal loro torpore e intervengano con urgenza. Serve un piano di manutenzione regolare, il restauro dei monumenti storici e la pulizia costante del parco, evitando il solito scarica barile tra Comune di Marino, Parco Regionale dei Castelli Romani e Sopraintendenza ai Beni Culturali. Solo con un’azione decisa e coordinata si potrà restituire ai cittadini e ai visitatori un luogo di straordinaria bellezza e importanza storica, preservandolo per le future generazioni.
Perché, diciamocelo, vedere un patrimonio simile ridotto così è davvero una maledizione per la comunità.
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