Subiaco si aggiudica il titolo di Capitale italiana del libro 2025, superando una concorrenza di alto livello, tra cui Grottaferrata, finalista per il secondo anno consecutivo. La vittoria non è solo un riconoscimento simbolico, ma un impegno concreto verso la valorizzazione del patrimonio culturale e la promozione della lettura, elementi centrali nel progetto che ha convinto il Ministero della Cultura e la giuria presieduta da Gian Arturo Ferrari.
Subiaco: un legame storico con il libro
La scelta di Subiaco affonda le radici nella sua straordinaria eredità culturale. Qui, nel XV secolo, venne realizzato il primo libro a stampa in Italia, grazie alla tipografia a caratteri mobili dei monaci benedettini. Questo primato storico si riflette nei progetti previsti per il 2025, come la ricostruzione della tipografia originale e la ristampa del primo libro stampato in Italia, il cui originale è purtroppo perduto. Il sindaco Domenico Petrini ha sottolineato il valore simbolico di questa nomina, che coincide con l’anno giubilare, rafforzando l’importanza del riconoscimento per la comunità locale.
Non meno rilevante è il programma di eventi e iniziative culturali pensate per coinvolgere tutte le generazioni. Visite guidate interattive nei musei, spettacoli teatrali e persino letture nelle piazze trasformeranno Subiaco in un laboratorio vivo di cultura. Attraverso tecnologie moderne, il passato dialogherà con il presente, dimostrando che il libro non è solo un oggetto del passato, ma una forma di resistenza culturale e un ponte verso il futuro.
Grottaferrata: una finalista di grande valore
Se Subiaco rappresenta la culla della stampa italiana, Grottaferrata non è stata certamente da meno nella corsa al titolo, distinguendosi per il forte legame con l’Abbazia di San Nilo, custode di preziosi manoscritti risalenti al XV secolo. Il progetto della città dei Castelli Romani ha puntato su un percorso di valorizzazione del patrimonio librario e sul coinvolgimento attivo delle nuove generazioni, con un fitto calendario di eventi pensati per unire tradizione e innovazione.
Come ha dichiarato il sindaco Mirko Di Bernardo, l’approdo in finale per il secondo anno consecutivo testimonia l’impegno costante di Grottaferrata nel rilancio culturale. Pur non avendo ottenuto il titolo, il lavoro svolto continuerà a essere un punto di riferimento per la comunità locale, con l’obiettivo di creare una rete solida tra scuole, associazioni e istituzioni.
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