Questa mattina, il Comune di Ciampino si è trovato al centro dell’attenzione per la decisione di abbattere diversi pini lungo il Viale di Marino. Una mossa che ha sollevato preoccupazioni e critiche da parte di diversi settori della comunità, compresi ex amministratori locali e gruppi ambientalisti, riguardo alle procedure seguite e all’impatto ambientale di tale azione.

Daniela Ballico, ex sindaca di Ciampino e attuale consigliera comunale, ha espresso la sua disapprovazione attraverso un comunicato sui social media, sottolineando la facilità con cui il Comune ha proceduto con gli abbattimenti rispetto alla solita complessità burocratica che caratterizza tali azioni in altri comuni italiani. Nel suo comunicato, Ballico critica aspramente l’amministrazione attuale, accusandola di favorire la cementificazione a discapito del verde pubblico attraverso l’emissione di numerose licenze edilizie.

Facebook Post Responsivo

Parallelamente, il Coordinamento Natura e Territorio dei Castelli Romani, gruppo ambientalista locale, ha rilasciato una dichiarazione in cui esprime preoccupazione per la continuità degli abbattimenti di pini sia a Ciampino sia in altre località dei Castelli Romani, come Albano Laziale. Il gruppo lamenta una mancanza di trasparenza e di coinvolgimento pubblico da parte dell’amministrazione comunale nei processi decisionali relativi a questi interventi, finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Il Coordinamento evidenzia inoltre la scarsa pubblicità degli incontri informativi e la rapidità con cui si procede verso l’attuazione dei lavori, limitando di fatto la possibilità di opposizione o di dialogo da parte dei cittadini e delle associazioni locali.

In risposta alle crescenti critiche, il Coordinamento ha annunciato l’intenzione di avviare un’azione legale contro le amministrazioni comunali coinvolte, al fine di proteggere il patrimonio arboreo dei Castelli Romani e dei suoi boschi naturali. È stata inoltre lanciata una raccolta fondi per sostenere questa battaglia legale, invitando chiunque condivida le preoccupazioni del gruppo a contribuire.