Nota del Coordinamento Natura e Territorio dei Castelli Romani
Il Fondo Forestale Italiano insieme al Coordinamento Natura & Territorio dei Castelli Romani ha lanciato l’acquisizione di boschi per salvaguardarli e creare una rete per la lotta ai cambiamenti climatici.
40 anni fa il Comitato promotore del Parco dei Castelli Romani ha fatto istituire il Parco Naturale dei Castelli Romani, ma la lotta per la conservazione non si è mai fermata, già nello stesso anno della costituzione il 44% delle foreste era stata lasciata fuori, e siamo riusciti a reintegrarle nel perimetro solo nel 1998 grazie a un lungo lavoro tecnico e sul campo. All’interno del Piano di Assetto del Parco, che la Regione Lazio deve ancora approvare, abbiamo fatto inserire 20 foreste naturali, 4 siti di importanza comunitari e 4 sistemi forestali, per un totale di oltre 1000 ettari.
Il Comitato promotore, ora Coordinamento Natura e Territorio dei Castelli Romani, ha creato nel 2019 l’Alleanza per le Foreste dei Castelli Romani, una rete di associazioni, cittadini e aziende con gli obiettivi di:
- sensibilizzare i cittadini alla conservazione delle foreste naturali;
- creare esempi di silvicoltura ed economia sostenibile;
- fare una mappatura e un controllo sulle discariche nei boschi;
- difendere i boschi dagli incendi, il degrado, la cattiva gestione forestale, il bracconaggio;
- formazione dei volontari e degli operatori;
- mappatura e difesa delle foreste e degli habitat naturali;
- riforestare le aree degradate o percorse dagli incendi.
In questi anni i risultati ottenuti sono stati molti, nonostante la non sempre presente collaborazione degli enti pubblici.
Ora parte un nuovo progetto: una rete di proprietari di boschi che decidono di non tagliare più. Infatti in collaborazione con il Fondo Forestale Italiano stiamo creando una rete di foreste protette, i proprietari possono sia donare il loro terreno per creare una riserva naturale, sia affiliarsi al FFI impegnandosi a non tagliare più il bosco. Infatti, oltre alle aziende forestali del territorio, esistono molti terreni non più utilizzati per il ceduo del castagno che possono essere donati per la creazione di aree protette oppure proprietari che pur volendo tenere la proprietà del bosco si impegnano a non tagliare più gli alberi.
Il progetto già comprende alcuni boschi affiliati e stiamo ricevendo adesioni per una rete di protezione forestale.
Chi ha un terreno senza alberi può invece aderire al progetto RiforestiAmo per rigenerare un habitat naturale forestale. Le aziende forestali invece possono impegnarsi al rispetto del protocollo per la silvicoltura sostenibile, elaborato dall’EcoIstituto RESEDA onlus e parte integrante del Manifesto per la salvaguardia delle Foreste dei Castelli Romani.
Quindi più foreste e più protette!
Per chi volesse aderire per avere maggiori informazioni può telefonare al 069364170 o scrivere a riforestiamo@resedaweb.org.
E’ possibile vedere le mappe dei boschi affiliati o acquistati su: https://www.fondoforestale.it/