Politiche ambientali e disuguaglianze sociali: se la sostenibilità rischia di diventare un paradosso
Le politiche ambientali rischiano di aumentare le disuguaglianze sociali. Scopri come equilibrare sostenibilità e giustizia sociale.
Collaboratore della testata, con una formazione in Relazioni Internazionali e dottorando in Scienze dell’Economia Civile. Attualmente lavora per il Comune di Lariano ed è Consigliere Comunale a Rocca di Papa. In precedenza ha ricoperto il ruolo di assessore ai boschi, sport, turismo e politiche europee per il Comune di Rocca di Papa, ha lavorato presso gli uffici della Presidenza della Regione Lazio e ha collaborato con l'Istituto Diplomatico Internazionale e la Fondazione De Gasperi.
“Vorrei capire, con i miei piccoli occhi mortali, come ci si vedrà dopo. Se ci fosse luce, sarebbe bellissimo”. È terribile questo passaggio dell’ultima lettera che Aldo Moro scrive alla famiglia nel maggio di 45 anni fa, qualche giorno prima di morire per mano delle brigate rosse dopo essere stato rapito dalle stesse in Via Fani il 16 marzo del 1978.
Nel contesto delle recenti riforme legislative riguardanti i limiti di mandato per i sindaci, emerge un dibattito che interessa direttamente il futuro della democrazia locale. Infatti, qualche settimana fa, il decreto Legge Elezioni ha ampliato il limite per gli enti sotto a 5.000 abitanti estendendo a tre mandati consecutivi anche per i Comuni inferiori a 15.000 abitanti.
Questo luogo, testimone di glorie sportive, caduto per un lungo periodo in un ingiusto oblio, oggi appare come un gioiello d’inestimabile valore che potrebbe avere la possibilità di riscrivere la storia del turismo e dello sport nell’intera regione.
Entro la fine del 2023 si chiuderà l’era del Reddito di Cittadinanza. Il Governo ha infatti deciso di sostituirlo, a partire dal 1° gennaio 2024, con l’Assegno di Inclusione. Questo cambiamento segna una svolta nelle politiche sociali italiane, con implicazioni profonde per le famiglie e le comunità locali.