L’anno scorso fu ospite ai Castelli Romani per il suo tour europeo in difesa delle foreste tropicali

Nota stampa della rete Guardiani delle Foreste e dell’Ecoistituto RESEDA onlus

Ieri, 26 marzo 2024, uno degli attivisti colombiani che lotta per la difesa della Foresta tropicale de El Cochò ha subito un attentato da parte di una squadra di paramilitari. L’attivista fa parte della rete dei Guardiani delle Foreste, istituita nel 2019 dall’EcoIstituto RESEDA onlus per sostenere gli attivisti che difendono le foreste primarie del pianeta e opera in Repubblica Democratica del Congo, Senegal, Sahara occidentale e in Colombia.

L’attivista Gabriel Enrique Marrugo Ávila è stato vittima di un attentato alla sua vita, mentre si stava recando con la sua scorta da Quibdó alla comunità indigena di El 20 sulla strada nazionale Quibdó – Medellín. Alle 09:30 circa, al km 11, arrivando al villaggio di Tutunendo, è stato colpito da un’arma da fuoco. I soggetti erano a bordo di un’altra moto XTZ nera e indossavano passamontagna. L’uomo della scorta messa a disposizione dell’Unità di Protezione Nazionale della Colombia è riuscito a respingere l’attacco, ma gli aggressori sono fuggiti illesi verso Quibdó. Gabriel è attualmente ricoverato in ospedale a Quibdó.

Gabriel è stato ospite in Italia nel 2023 dove è venuto a illustrare i problemi delle popolazioni indigene della foresta de El Chocò e dei rischi di vedere questi ecosistemi distrutti dalle miniere di carbone, al ritorno in Colombia la rete dei Guardiani delle Foreste ha richiesto al Governo colombiano di metterlo sotto protezione a causa delle numerose minacce di morte che aveva ricevuto.

L’attivista colpito era a rischio come difensore dei diritti umani del fiume Salaquí, fa parte dei leader sociali e dell’autorità indigena dell’Associazione dei Consigli Indigeni di Bajo Atrato, CAMIZBA da più di 15 anni. Il suo lavoro si è concentrato sulla promozione del rispetto dei diritti umani, del diritto umanitario internazionale e della pace nelle comunità indigene del Bajo Atrato. Le sue attività in difesa delle foreste e dei diritti umani per CAMIZBA sono di portata nazionale. Dal 2018 rappresentante di Artesanos por la Vida a Riosucio (Choco) e a livello nazionale.

È coordinatore delle Comunità Etniche del Dipartimento del Choco per l’Associazione delle Donne di La Victoria de San Isidro (ASOMAVIC). È inoltre membro del sindacato internazionale INTERSIDACAD Valenciano, con sede a Valencia (Spagna) e dell’organizzazione Guardiani della Foresta, con sede in Italia. È anche affiliato al partito politico MAIS. Il Movimento Alternativo Indigeno e Sociale o MAIS con il suo acronimo, è un partito politico colombiano nato per riunire il processo storico di resistenza indigena. È uno dei partiti che rappresenta i popoli indigeni al Congresso attraverso la circoscrizione elettorale speciale per i popoli indigeni.

Sono più di 300 gli attivisti ambientali e per i diritti umani che sono uccisi in Colombia ogni anno.
Per questi motivi, l’Ufficio in Colombia dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani e la Rete dei Guardiani delle Foreste hanno raccomandato di intervenire su questo caso e di concedere al sig. Marrugo la PROCEDURA D’EMERGENZA, perché, come avverte l’analista: “Il suo profilo, la sua etnia indigena, il suo ambiente e il suo spostamento a Rio Sucio-Chocó, dove un contesto con la presenza e le azioni armate riflette la situazione di rischio dei gruppi etnici indigeni”.