Nota del Comitato per la Riduzione dell’Impatto Ambientale dell’Aeroporto di Ciampino
Dopo aver reso pubbliche le intenzioni dell’ENAC, all’inizio di aprile scorso, riguardo al tentativo di approvazione di una bozza di Regolamento che stravolge le regole con cui è stato gestito in Italia il tema molto spinoso del rumore aeroportuale, come Comitato per la Riduzione dell’Impatto Ambientale dell’Aeroporto di Ciampino (CRIAAC) abbiamo successivamente inviato le nostre osservazioni, ad ENAC e a tutti gli organismi istituzionali interessati al tema del rumore e richiamati dalle diverse norme, a partire dalla L. 447/1995 e seguenti, per impedire l’approvazione formale del documento.”
In conclusione, con le nostre Osservazioni abbiamo richiesto a ENAC di ritirare la sua bozza di Regolamento. Infatti, non riteniamo che il Consiglio di Amministrazione di ENAC o l’Ente stesso abbiano titolo per l’emanazione di norme – per quanto di natura tecnica – che superino i poteri conferiti ad un Ente tecnico di secondo livello, come ENAC, e che andrebbero in conflitto con l’Autorità ed i diritti dei Ministeri, come il Ministero dell’Ambiente e quello della Salute, competenti in materia di Ambiente e Salute.
Al contrario, ENAC e il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, da cui ENAC dipende, non hanno alcuna competenza in tali campi.
Ricordiamo inoltre, che in rete è reperibile la sentenza della Corte di Cassazione a Sezioni Unite n. 23031 del 2 novembre 2007 che, in modo chiarissimo, indica come il “Regolamento” proposto da ENAC possa al massimo avere valore di semplice circolare interna all’Ente senza alcun valore all’esterno dei confini di ENAC.
Sentenza Cassazione a Sezioni Unite n. 23031 del 2 novembre 2007: (https://def.finanze.it/DocTribFrontend/decodeurn?urn=urn:doctrib::SEN:2007;23031)
La riduzione di 1/3 dei voli a Ciampino e altre misure di mitigazione ambientale, come la limitazione del volo notturno, erano state disposte nel 2018 con un decreto dell’allora Ministro dell’Ambiente Costa, perché il rumore superava i livelli di legge previsti. Tale decreto del Ministero dell’Ambiente ha resistito ai molteplici attacchi al TAR Lazio ed al Consiglio di Stato da parte delle compagnie aeree (con un atteggiamento a nostro avviso equivoco di ENAC – Ente Nazionale dell’Aviazione Civile, organismo del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti).
Adesso ENAC, prova con una sua bozza di regolamento a prendere in mano tutte le decisioni di mitigazione ambientale per gli aeroporti, scavalcando ogni legittima competenza di Ministeri, Regioni e Comuni relativa all’ambiente e alla salute.
Nella sua proposta di decreto stabilisce che “Le restrizioni operative” (ad esempio quelle introdotte dal D.M. 345 del 18/12/2018 “Decreto Costa”), “anche se già introdotte alla data di entrata in vigore del presente Regolamento, sono sottoposte ad una nuova valutazione concernente la loro concreta idoneità a contenere il rumore aeroportuale. Tale verifica può condurre anche alla modifica o alla revoca del provvedimento adottato, periodicamente e ogni volta in cui si verifichi un evento tale da giustificare un nuovo apprezzamento.”
Quindi ENAC pretenderebbe di poter cancellare, a suo piacimento e in qualsiasi momento, anche un Decreto Ministeriale.
Contro questo colpo di mano il CRIAAC ha presentato osservazioni:(https://comitatoaeroportociampino.wordpress.com/wp-content/uploads/2024/05/modulo-osservazioni-comitato-criaac-a-enac.pdf), e analoghe osservazioni sono state inviate da tutti i comitati italiani che si occupano di contenere l’inquinamento prodotto dagli aeroporti. Anche L’ANCAI (Associazione Nazionale Comuni Aeroportuali Italiani) e i Comuni di Ciampino e Marino hanno fatto la loro parte.
Oltre a quanto esposto, nelle premesse della sua “bozza di Regolamento” Enac vorrebbe anche farsi interprete delle Norme della UE, regolamento (UE) n. 598 del Parlamento europeo e del Consiglio del 16 aprile 2014, che istituisce norme e procedure per l’introduzione di restrizioni operative ai fini del contenimento del rumore negli aeroporti dell’Unione aventi un traffico superiore a 50.000 movimenti di velivoli per anno di calendario e introduce il criterio di “approccio equilibrato” per l’introduzione di tali restrizioni. Ma i Regolamenti Europei non hanno certo bisogno delle interpretazioni di ENAC dato che sono immediatamente applicabili a tutti gli Stati della UE appena pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale Europea. Inoltre, ENAC non ha le caratteristiche di “terzietà” richieste, dato che i suoi introiti dipendono anche dai servizi resi agli operatori aeroportuali e alle compagnie aeree. Quindi più si vola più ENAC incassa.
(I bilanci di ENAC: https://enac.portaleamministrazionetrasparente.it/pagina730_bilanci.html )
Al paragrafo 4 di pagina 5 della “bozza di Regolamento” pubblicata da ENAC sul proprio sito e con riferimento al Regolamento (UE) n. 598/2014, è riportato:
“con nota n. 6513 del 15 febbraio 2017, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha designato l’ENAC quale Autorità nazionale competente per la procedura da seguire nell’adozione di restrizioni operative ai sensi dell’art. 3, par. 1, del suddetto Regolamento (UE); la nomina è avvenuta tenuto conto sia delle funzioni esercitate da questo Ente ex art. 2 del decreto legislativo 25 luglio 1997 n. 250 sia dei compiti allo stesso già assegnati dalla preesistente disciplina in materia di contenimento del rumore aeroportuale;”
La Nota n. 6513 del 15 febbraio 2017 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, citata nelle premesse a supporto della decisione del Consiglio di Amministrazione ENAC in riferimento alla necessità del nuovo Regolamento proposto da ENAC, non è reperibile negli strumenti di trasparenza degli atti amministrativi online e quindi non rispetta i diritti fissati per la Cittadinanza Digitale né, tanto meno, è pubblicata da ENAC in allegato alla sua “bozza di Regolamento”, di conseguenza, riteniamo che sia una semplice nota interna di indirizzo da non considerarsi (e da non citare) come atto amministrativo valido.
Link alla “bozza di regolamento” di ENAC:
Ma questa non è la prima volta che ENAC tenta di scavalcare le Autorità competenti e di arrogarsi, immotivatamente, il diritto di prenderne il posto.
Già nel 2006 l’Ufficio Legislativo del Ministero dell’Ambiente dovette intervenire con una comunicazione prot. DSA-2006-0028990 del 10/11/2006, indirizzata a ENAC, Ministero dei Trasporti e Ministero della Difesa sul tema “D.M. 31 ottobre 1997 recante Metodologia di misura del rumore aeroportuale – impronta acustica aeroporto di Ciampino”, Per chiarire che, in base alla Norme vigenti, le riduzioni del rumore si potevano fare solo “sui voli civili“, ma il rumore aeroportuale complessivo si doveva misurare conteggiando tutto il rumore prodotto nell’aeroporto da tutti gli aerei durante le 24 ore.
Analogo episodio avvenne nel 2012, quando la Direzione Generale per le Valutazioni Ambientali dello stesso Ministero dell’Ambiente, con una sua comunicazione U.prot DVA-2012-0022698 del 20/09/2012, indirizzata a ENAC, al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e alla Regione Piemonte (Regione capofila in materia ambientale), dovette addirittura diffidare ENAC dal diffondere presso le Commissioni Aeroportuali di tutti gli aeroporti le circolari ENAC APT 26 e APT 26A “si diffidano pertanto le direzioni aeroportuali, in qualità di presidenti delle Commissioni aeroportuali, a voler imporre alle Commissioni stesse, in difformità dalla normativa vigente, le prescrizioni contenute nelle due succitate circolari”
Confidiamo, come sta avvenendo, nella netta reazione di tutte le Istituzioni nazionali, regionali e comunali alle quali compete l’onere della tutela delle tematiche legate ad Ambiente e Salute, per sventare questo ennesimo colpo di mano di ENAC che vorrebbe stravolgere le Norme e le competenze di chi è preposto alla gestione del rumore aeroportuale, al fine di annullare definitivamente questa procedura di ENAC, a nostro avviso, azzardata e priva di basi”.
In modo particolare chiediamo al Ministero dell’Ambiente (oggi Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica) di intervenire ancora una volta, come già avvenne nel 2006 e nel 2012, per ricondurre ENAC al rispetto delle Norme esistenti.
DOCUMENTAZIONE:
Decreto del Ministero dell’Ambiente n. 345 del 18/12/2018
“Approvazione del Piano degli interventi di contenimento ed abbattimento del rumore dell’aeroporto G.B. Pastine di Ciampino”: https://www.mite.gov.it/pagina/inquinamento-acustico
Sentenza del Consiglio di Stato n. 6976/2021 su ricorso di Ryanair (con Wizz Air intervenuta “ad adiuvandum” di Ryanair). Udienza del 16/09/2021 pubblicata il 18/10/2021 che conferma la validità del Decreto Ambiente n. 345/2018 e le ragioni delle Amministrazioni pubbliche, respingendo totalmente e punto per punto il ricorso di Ryanair (con Wizz Air intervenuta ad adiuvandum: https://www.giustizia-amministrativa.it/portale/pages/istituzionale/visualizza/?nodeRef=&schema=cds&nrg=202103228&nomeFile=202106976_11.html&subDir=Provvedimenti
Sentenza del Consiglio di Stato pubblicata il 31/01/2022 relativa alle decisioni prese nella udienza del 16/09/2021, che conferma la validità del Decreto Ambiente n. 345/2018 e le ragioni delle Amministrazioni pubbliche. Con questa sentenza il Consiglio di Stato respinge totalmente e definitivamente, punto per punto, tutte le richieste avanzate da Wizz Air. https://www.giustizia-amministrativa.it/portale/pages/istituzionale/visualizza/?nodeRef=&schema=cds&nrg=202104545&nomeFile=202200654_11.html&subDir=Provvedimenti