Rocca Priora, insieme a Formia, si classifica tra i primi cinque comuni italiani per la spesa pro capite per il gioco d’azzardo. In particolare, Rocca Priora, registra una spesa di quasi 9.000 euro per residente, mentre Formia raggiunge i 6.130 euro. Anche Roma presenta dati preoccupanti, con una spesa media di circa 2.200 euro per abitante e un incremento del 13% rispetto all’anno precedente.

Il rapporto sul gioco d’azzardo in Italia

La seconda edizione del rapporto “Il libro nero dell’azzardo. Mafie, dipendenze, giovani” (edizione 2024) fornisce un quadro allarmante sul fenomeno del gioco d’azzardo in Italia. Il rapporto, redatto da Federconsumatori e CGIL nazionali, in collaborazione con la Fondazione Isscon, presentato ieri presso la sede nazionale di CGIL a Roma, rivela che la raccolta complessiva del gioco d’azzardo è salita dagli 84 miliardi di euro del 2013 ai 150 miliardi del 2023. Nel solo 2023, gli italiani hanno perso quasi 22 miliardi di euro.

Rocca Priora al secondo posto nazionale

Tra i comuni con più di 10.000 abitanti, Rocca Priora, si posiziona al secondo posto con una spesa pro capite di 8.946 euro. Questo comune di poco più di 12.000 abitanti è preceduto solo da Castel San Giorgio, in provincia di Salerno, con 11.883 euro pro capite. Un dato sorprendente che evidenzia l’entità del problema anche in aree apparentemente tranquille come quella dei Castelli Romani.

Formia e l’incremento della spesa

Formia, in provincia di Latina, occupa il quinto posto nella classifica nazionale con una spesa di 6.130 euro pro capite. Questo centro, con oltre 38.000 abitanti, dimostra come il gioco d’azzardo sia un fenomeno diffuso anche in aree con una popolazione più grande.

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Roma e il gioco online

La città di Roma presenta una spesa pro capite di 2.213 euro per i residenti tra i 18 e i 74 anni, con un aumento del 13% rispetto al 2022. Inoltre, Roma detiene il primato nazionale per il gioco online, con una raccolta di 4,4 miliardi di euro nel solo 2023. Questi numeri riflettono la dimensione del problema anche nella capitale, dove il gioco d’azzardo rappresenta una piaga sociale diffusa.

Distribuzione geografica della spesa

Il rapporto mostra che la spesa per il gioco d’azzardo è più alta nelle regioni con redditi più bassi. Campania, Sicilia e Calabria, infatti, hanno superato i 2.000 euro pro capite nel 2023. Al contrario, i cittadini del Veneto e del Trentino-Alto Adige spendono online un terzo di quanto giocato in Campania. Questo dimostra che la piaga del gioco d’azzardo colpisce più duramente le regioni meridionali.

Il rapporto di Federconsumatori e CGIL sottolinea l’urgenza di intervenire per contrastare il fenomeno del gioco d’azzardo, che ha un impatto devastante sia a livello economico che sociale. La presenza di Rocca Priora e Formia tra i comuni con la più alta raccolta pro capite dimostra che il problema non risparmia neanche le aree meno sospettabili come i Castelli Romani.

Fonte: TGR Lazio

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