A seguito dell’inchiesta di Report sull’inceneritore di Santa Palomba, si moltiplicano le prese di posizione contrarie alla realizzazione dell’impianto. Tra queste, spicca quella di Alessandra Zeppieri, Consigliera regionale del Polo Progressista, che attraverso un comunicato stampa torna a ribadire la sua ferma opposizione al progetto, già espressa in passato.


Le tante incongruenze che sono state raccolte ieri nell’inchiesta di Report sull’inceneritore di Santa Palomba, sono quelle che andiamo raccontando da due anni e sono quelle che dovrebbero portare la politica tutta a un’inversione netta sull’intero progetto.

Nonostante i problemi ambientali, di risorse idriche, economici e sociali, gran parte dei partiti continua ad avallare questa scelta scellerata che oltretutto si trincera dietro la giustificazione di un Giubileo per cui non sarà mai pronto. È soprattutto grazie all’Unione dei Comitati contro l’inceneritore se l’attenzione su questo progetto è rimasta alta e costante, aiutando a smascherare le tante nefandezze che si stavano compiendo.

Report ha fatto un lavoro di ricostruzione importante che porta a galla tutte le contraddizioni dell’impianto: la vicinanza con le case e le aziende agricole biologiche, l’incognita dell’approvvigionamento idrico in un territorio già compromesso come quello dei Castelli Romani e dove la stessa ACEA ogni estate invita i sindaci e le sindache a emettere un’ordinanza contro lo spreco dell’acqua, la vendita del terreno dove dovrebbe sorgere l’inceneritore a un prezzo nettamente al di sopra della media e delle irregolarità sulla deviazione di un fosso che diventano magicamente opere idrauliche.

Freetime Frascati

La Regione Lazio, per quanto cerchi di smarcarsi, ha un ruolo grandissimo nella vicenda dell’inceneritore di Santa Palomba e deve farsene immediatamente carico, non fosse altro perché ha a disposizione due strumenti che ne potrebbero interrompere subito l’iter: la legge regionale 13 del 2019 per la tutela di aree ad alto rischio che se applicata, vista la vicinanza con la discarica di Roncigliano, non permetterebbe la costruzione di nuovi impianti; e la richiesta arrivata proprio da Parte di ACEA per istituire un’area di salvaguardia del campo pozzi Laurentino, che fornisce acqua a Pomezia e Ardea. Ricordo, oltretutto, che l’inceneritore ricadrà sotto la completa responsabilità della Regione una volta terminati i poteri straordinari legati al Giubileo.

Noi abbiamo sempre agito in questa direzione, con interrogazioni, mozioni e richieste puntualmente respinte a volte col pretesto che tutto fosse solo prerogativa del Commissario Gualtieri, a volte proprio con dichiarazioni a favore dell’impianto.

L’ultima richiesta predisposta assieme al collega Adriano Zuccalà è quella di un Consiglio straordinario che possa finalmente darci indicazioni sul Piano Rifiuti a cui la Regione starebbe lavorando. Speriamo che almeno questa volta le nostre richieste non restino inevase e che la politica abbia un sussulto di orgoglio e si rimetta sul giusto cammino: quello della raccolta differenziata e del recupero materia.

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