Libera e i giornalisti svelano le distorsioni causate dalla criminalità organizzata a Velletri e nel Lazio meridionale
Un pomeriggio di fine luglio a Velletri. Libera ha organizzato un incontro pubblico in piazza, sulla legalità. Nonostante ci siano solo posti in piedi e faccia davvero caldo, la piazza è gremita.
Parlano i rappresentanti di Libera di Roma e del Lazio, Gaetano Salvo e Gianpiero Cioffredi e i giornalisti Andrea Palladino e Alberto Nerazzini, che ha realizzato l’inchiesta “100 minuti” su La7, in cui si parla anche di Velletri.
È la storia di una legalità sottratta, che parte da Roma e porta le indagini giornalistiche verso il sud, il Lazio meridionale. Velletri è il fulcro di questo scacchiere.
“Stavo lavorando sull’omicidio di Fabrizio Piscitelli, 7 agosto 2019, detto Diabolik, detto Strega, detto Diablo – racconta Nerazzini – personaggio molto molto iconico della criminalità organizzata, della cosiddetta mafia romana, che è poco studiata, poco inquadrata.“
“Partendo dall’omicidio di Diabolik mi imbatto in una figura terribilmente importante della scena criminale, rappresentante di quella mafia in forte ascesa, cioè la mafia albanese. Arrivo a Velletri perché mi metto sulle tracce di un personaggio che si merita di essere approfondito e raccontato che si chiama Elvis Demce, un fortissimo boss di origine albanese, fidatissimo di Piscitelli, che come immagino sappiate, è cresciuto qui a Velletri. Arriva a Velletri intorno ai 6/7 anni quando la sua famiglia, lasciando l’Albania del post dittatura, decide di insediarsi nella prima campagna di Velletri.“
“Perché Velletri è interessante? Perché esattamente come il litorale sono territori che sono stati poco attenzionati nei decenni, dal punto di vista dell’infiltrazione e soprattutto del radicamento della criminalità organizzata.”
Nerazzini prosegue con molti dettagli inquietanti su Roma, il sud pontino e Velletri in particolare, che comprendono traffico di droga, riciclaggio e omicidi.
La politica in questo racconto è stata del tutto assente per decenni. “Il sindaco è stato invitato a questo incontro, ma ha risposto molto cortesemente che non poteva partecipare”, precisa Gaetano Salvo, di Libera.
Gianpiero Cioffredi, il rappresentante di Libera del Lazio, sottolinea più volte le distorsioni che subisce la società civile e l’economia legale a causa dell’enorme flusso di denaro riciclato, valutato in centinaia di milioni di euro.
Ma Cioffredi mette in evidenza un’altra preoccupante questione – di opportunità – quella del sindaco di Velletri che come legale difende alcuni presunti rappresentanti della criminalità che attanaglia il comune di cui è massimo rappresentante istituzionale, sindaco di tutta la città.
“Sia chiaro – evidenzia Gianpiero Cioffredi – non è illegittimo da parte del sindaco e il diritto alla difesa deve essere assicurato a tutti, ma c’è una questione di opportunità che non può essere messa da parte”.
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