Nel giro di due giorni, il Comune di Velletri ha emesso 21 provvedimenti di decadenza dall’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica (ATER), un’azione che coinvolge diverse famiglie della città. I provvedimenti sono stati ufficializzati tramite determinazioni dirigenziali del Settore II “Servizi al Cittadino”, conformemente alle normative regionali in materia di gestione degli alloggi pubblici.

Decadenza degli alloggi: un’azione necessaria

Alla base di questi provvedimenti ci sono, in gran parte, morosità non risolte da parte degli assegnatari. I soggetti coinvolti avevano ricevuto avvisi e diffide per regolarizzare la loro situazione, ma in assenza di riscontri, il Comune ha proceduto con l’annullamento delle assegnazioni, come stabilito dall’art. 14 del Regolamento Regionale n. 2 del 2000.

Questo tipo di azione, pur nel rispetto delle normative, avrà un impatto sociale rilevante, considerando che molte delle famiglie potrebbero già trovarsi in condizioni economiche delicate. Gli alloggi in questione, situati in diverse zone di Velletri, torneranno così a disposizione dell’ATER, che potrà riassegnarli ad altri richiedenti.

Una sola famiglia ottiene un nuovo alloggio

Tra le recenti molteplici revoche di assegnazione, emerge un caso positivo: una famiglia in graduatoria ha visto confermati i propri requisiti e ha ottenuto un nuovo alloggio di edilizia residenziale pubblica. L’assegnazione è avvenuta dopo una verifica accurata della posizione in graduatoria e della documentazione presentata.

Il delicato equilibrio tra diritto e dovere

Mentre il Comune agisce per far rispettare le norme e assicurare che gli alloggi pubblici vadano a chi ne ha effettivamente diritto, il contesto sociale in cui queste decisioni si inseriscono è complesso. Le istituzioni devono bilanciare il rispetto delle regole con l’esigenza di tutelare le famiglie più vulnerabili, evitando che queste azioni possano aggravare situazioni già delicate.