Velletri: 21 famiglie perdono l’alloggio ATER, una sola nuova assegnazione
Velletri: revocati 21 alloggi ATER per morosità, una sola famiglia in graduatoria vede confermati i requisiti e ottiene un nuovo alloggio.
La questione delle case ATER a Frascati (ma anche nel resto dei Castelli Romani) rappresenta una controversia perenne che coinvolge l’ente pubblico, controllato dalla Regione Lazio, e i proprietari degli alloggi. Da decenni, questa situazione rimane irrisolta, creando tensioni e difficoltà per i residenti.
L’Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale Pubblica della Provincia di Roma (ATER) ha reso noto il calendario degli interventi ambientali previsti per il periodo dal 20 al 31 maggio 2024. Questi lavori, coordinati dall’Ufficio Ambiente, riguarderanno diverse località dei Castelli Romani, con l’obiettivo di migliorare il decoro urbano, garantire la sicurezza dei cittadini e mantenere un alto standard igienico-sanitario.
La sentenza del Consiglio di Stato ha rigettato il ricorso in appello presentato dal Ministero della Cultura contro il provvedimento del Tar del Lazio che aveva accolto le ragioni delle cooperative in merito al diniego ricevuto da quest’ultime sull’esecuzione delle “opere di urbanizzazione primaria”.
A Frascati, nel quartiere di Cocciano, si staglia un enigma che solleva questioni cruciali sulla gestione dei fondi pubblici e sulla realizzazione di promesse elettorali. Via Opita Oppio, nota per le sue palazzine comunali, diventa lo scenario di un caso emblematico che riflette un più ampio dibattito sulla trasparenza e l’efficacia dell’amministrazione locale.
A Frascati, il quartiere di Villa Muti è stato ieri teatro di alcuni sgomberi riguardanti alloggi comunali. Queste operazioni hanno interessato due unità abitative occupate negli ultimi mesi da ragazze madri con i propri figli. La complessa situazione evidenzia il conflitto tra la disperata ricerca di un rifugio e la necessità di aderire ai principi di legalità e equità nell’assegnazione delle risorse abitative pubbliche.
“Richiediamo un intervento parlamentare su una legge che ha purtroppo creato situazioni di discriminazione, non solo a Grottaferrata – spiega il Sindaco Mirko Di Bernardo – Dopo anni di solleciti inviati dal nostro Comune agli enti preposti, ci appelliamo al Parlamento italiano.”