È in programma per oggi l’apertura delle buste per il bando del termovalorizzatore di Santa Palomba. Questo progetto, dal valore di 7,5 miliardi di euro, sostenuto convintamente dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, continua a sollevare numerosi interrogativi, questa volta riguardo alla trasparenza e alla concorrenza del processo.
Il bando per l’inceneritore di Roma, formalmente pubblico, è stato accompagnato da una campagna mediatica molto intensa, promossa dal Comune di Roma e dal sindaco Gualtieri. La campagna ha coinvolto importanti giornali nazionali e canali televisivi, creando un contesto che sembra favorire Acea e i suoi partner.
Nonostante la presenza di numerosi operatori nel settore dei rifiuti in Europa e nel mondo, nessun’altra impresa ha presentato una proposta alternativa credibile. Questo scenario solleva dubbi sulla reale concorrenza del bando e sulla possibilità che sia stato strutturato in modo da favorire Acea.
Il fatto che nessun altro operatore abbia partecipato al bando fa sorgere naturali dubbi sulla trasparenza del processo. In un mercato che dovrebbe garantire pari opportunità a tutte le imprese, la mancanza di concorrenza potrebbe indicare problemi nella gestione del bando.
La costruzione dell’inceneritore a Santa Palomba, vicino alla discarica di Albano Laziale, rappresenta un passo importante per la gestione dei rifiuti a Roma. Tuttavia, è essenziale che il processo rispetti le normative europee in materia di concorrenza e trasparenza.
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