Il grido d’allarme dei sindaci di otto comuni dei Castelli Romani, dei Monti Prenestini e della Valle del Sacco si leva contro la decisione di Trenitalia di sopprimere due corse mattutine fondamentali per chi ogni giorno si muove verso Roma. A partire da dicembre, i treni regionali veloci 12700 e 4836, utilizzati da centinaia di pendolari, rischiano di sparire, lasciando studenti, lavoratori e cittadini senza collegamenti essenziali. Ciampino, Colleferro, Colonna, Labico, Palestrina, San Cesareo, Valmontone e Zagarolo si mobilitano: una richiesta congiunta è stata inviata oggi a Trenitalia, alla Regione Lazio e al Commissario Straordinario di Governo per il Giubileo, con l’obiettivo di fermare questa decisione.
Questi collegamenti, si legge nel comunicato sottoscritto dagli otto sindaci, sarebbero “essenziali per molti cittadini che ogni mattina si recano a Roma per motivi di lavoro e studio”. La loro cancellazione, secondo, rappresenterebbe un disagio serio per la comunità e per le centinaia di pendolari che dipendono da questi treni.
La lettera congiunta esprime inoltre “profondo disappunto” e sottolinea la necessità di rafforzare il trasporto regionale, in particolare in vista del prossimo Giubileo del 2025, che attirerà un gran numero di pellegrini e visitatori verso Roma e le aree circostanti. Limitare i collegamenti, infatti, contrasterebbe con “la necessità di migliorare l’accoglienza e la mobilità nei territori che circondano la Capitale” – in questo caso i Castelli Romani, i Monti Prenestini e la Valle del Sacco – territori che non potrebbero assorbire da soli l’aumento di traffico previsto.
I sindaci firmatari hanno ribadito la loro disponibilità a un “confronto costruttivo“ con le autorità competenti e confidano in un rapido riscontro positivo per arrivare a una revoca della decisione di Trenitalia e, possibilmente, a un potenziamento del trasporto ferroviario regionale, anche in considerazione del prossimo anno giubilare.
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