“La cittadinanza è sempre più lontana dalle istituzioni. L’Amministrazione si chiude a riccio”
Intervista esclusiva
Marco Comandini, in passato coordinatore del centrosinistra di Marino, attivista progressista, osservatore attento delle vicende politiche del suo Comune, ci offre uno spaccato dei rapporti di forza tra le forze politiche che siedono in Consiglio Comunale e le ripercussioni sulla vita quotidiana dei cittadini.
Il sindaco di Marino, Stefano Cecchi, è stato eletto (con il 51,9%) nel 2021 con il supporto della Lega, Forza Italia e diverse liste civiche, tutte nell’ambito della destra. Quali sono gli attuali equilibri politici?
La maggioranza del Sindaco Cecchi rimane sempre compatta, ma nelle opposizioni ci sono stati molti movimenti, la coalizione che faceva capo al candidato sindaco Venanzoni si è di fatto sciolta, con la lista de “il Centro” che dapprima ha dichiarato di votare al ballottaggio Cecchi e poi in massa si è iscritta in Forza Italia, anche il PSI è uscito da quella coalizione. Il gruppo di liste che hanno appoggiato l’ex-sindaco Colizza rimangono compatte. Nel campo progressista vi è comunque un gran fermento ed un clima di generale riorganizzazione.
A distanza di poco più di due anni in un recente comunicato Forza Italia dichiara che “non possiamo fare altro che chiedere scusa ai nostri concittadini per averli invitati a sostenere un sindaco che si sta dimostrando ogni giorno più incapace a svolgere il suo ruolo”. È una presa di distanza categorica? Si profilano nuove alleanze?
Diciamo che la posizione di Forza Italia è surreale, ed anche il segnale della debolezza della politica. Da una parte vi è Forza Italia che ha appoggiato il Sindaco Cecchi, che ha eletto un consigliere comunale ed ha un Assessore in giunta, dall’altro vi è la lista de “il Centro” che è sì entrata in Forza Italia, ma che rimane localmente in opposizione, anche perché il Sindaco ha dichiarato più volte che con alcuni di questi non vuol avere rapporti politici, da qui le dichiarazioni critiche dalla Forza Italia di opposizione. Perciò quando si legge qualsiasi dichiarazione degli azzurri va visto chi sia il firmatario per non incorrere in errori.
Qual è il clima politico del Consiglio Comunale?
I consigli comunali a Marino sono convocati molto di rado, tant’è che si accumulano interrogazioni e mozioni, creando un clima molto teso tra i consiglieri comunali. L’opposizione poi è variegata, contando tra le sue fila metà Forza Italia e FdI, M5S e PD e che pertanto non riesce a muoversi in forma coordinata e coesa. L’opposizione si ravvisa di fatto solo nell’opera del PD tramite la capogruppo e nella coalizione facente capo al M5S.
Secondo molti osservatori la politica che governa Marino in queste condizioni appare debole e divisa…
La divisione delle opposizioni aiuta molto la maggioranza, che sa in caso di difficoltà di avere un certo aiuto tra i banchi dell’opposizione. Molto debole è invece l’azione amministrativa che facilmente si può riscontrare nello stato della città, che appare sempre più abbandonata a sé stessa, incapace della più elementare programmazione.
I cittadini come vivono queste lacerazioni? Quali potrebbero essere le ripercussioni sulla vita della città?
La cittadinanza è sempre più lontana dalle istituzioni, specie a Marino, i consigli comunali sono oramai per addetti ai lavori, del resto chi amministra dà poche risposte, e si chiude a riccio addirittura bloccando i commenti sulle pagine social ufficiali del Comune. La città ne risente molto, abbiamo un Mitreo nuovamente richiuso, idem per il teatro, un Ostello mai più aperto, strade e marciapiedi rotti, un commercio a Marino centro da stato comatoso, dove ci sono più negozi chiusi che aperti, il tutto senza che si veda un cambio di rotta.