Cresce la mobilitazione nei Castelli Romani e a Roma contro il progetto dell’inceneritore di Santa Palomba, promosso dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. Il progetto, considerato una minaccia per l’ambiente da parte dei suoi oppositori, ha innescato una serie di iniziative di protesta che coinvolgono diverse aree della zona.
Il primo evento chiave è fissato per domani 3 ottobre, dalle 17.00 alle 19.00, a Cecchina. Durante l’incontro, si discuteranno le strategie condivise per contrastare il progetto dell’inceneritore. A partecipare saranno il sindaco di Albano Laziale, Massimiliano Borelli, insieme a figure politiche come il deputato di AVS, Filiberto Zaratti, e la consigliera regionale Alessandra Zeppieri del Polo Progressista. Il dibattito vedrà anche l’intervento di esperti come Paul Connett e Rossano Ercolini, noti per il loro impegno contro l’incenerimento dei rifiuti, proponendo soluzioni alternative più sostenibili. Per il movimento questo incontro sarà anche l’occasione per definire le prossime mosse, in vista anche del Giubileo, allo scopo di sensibilizzare la popolazione sui rischi ambientali.
Successivamente, il 4 ottobre, la mobilitazione si sposterà a Roma. Alle 11:30 si terrà un presidio con conferenza stampa presso la sede di ACEA, a piazzale Ostiense. Questo evento, organizzato dall’Unione dei Comitati contro l’inceneritore in collaborazione con movimenti per la salute e l’ambiente, segna l’avvio di una serie di iniziative che si articoleranno nelle prossime settimane che mirano a mantenere alta l’attenzione sulla questione.
Un altro appuntamento importante sarà quello del 12 ottobre ad Albano Laziale: un corteo è infatti previsto in piazza Mazzini a partire dalle ore 15:30. Questi eventi culmineranno nei prossimi mesi con una grande manifestazione a Roma, che mira a portare la protesta nel cuore della Capitale.
Secondo gli oppositori, il progetto dell’inceneritore di Santa Palomba rappresenta una minaccia per l’ambiente e un esempio di cattiva gestione dei rifiuti. L’accusa rivolta al sindaco Gualtieri è dura: viene descritto come un “piccolo despota” che, attraverso una “norma eversiva”, starebbe cercando di imporre una decisione in contrasto con gli interessi dei cittadini. Secondo gli organizzatori, la speranza è che la mobilitazione cresca fino a coinvolgere un numero sempre maggiore di cittadini, preoccupati per l’impatto ambientale dell’inceneritore.