Nota stampa dell’Associazione Nuovi Castelli Romani
Nel tardo pomeriggio di venerdì 21 giugno la Sala delle Vedute del Museo Diocesano di Albano Laziale ha visto inaugurare la mostra dell’artista ucraina Iryna Zyza.
Il vernissage è stato presentato dalla stessa artista alla presenza di Sua Eccellenza il Vescovo di Albano Mons. Vincenzo Viva, dalla Dottoressa Tetiana Denysenko, terzo segretario dell’Ambasciata d’Ucraina nella Repubblica Italiana, dal direttore del Museo Diocesano Dottor Roberto Libera e dal Presidente Onorario dell’Associazione Nuovi Castelli Romani Dottor Ettore Pompili.
Al taglio del nastro erano presenti inoltre: l’Assessore della Regione Lazio Giancarlo Righini, che ha portato tra l’altro il saluto del Presidente Francesco Rocca, i sindaci di Nemi ed Ariccia, Alberto Bertucci e Gianluca Staccoli.
“Ringrazio tutti coloro che sono intervenuti a questa iniziativa in particolare a Sua Eccellenza Monsignor Vincenzo Viva e al Direttore del Museo Diocesano Dottor Roberto Libera per l’ospitalità e per averci dato l’occasione di presentare la mostra della responsabile culturale dell’Associazione Nuovi Castelli Romani Iryna Zyza – dichiara il Dottor Ettore Pompili – Siamo onorati della presenza della dottoressa Tetiana Denysenko, terzo segretario dell’Ambasciata d’Ucraina nella Repubblica Italiana. Voglio sottolineare la sensibilità del Sindaco di Nemi Alberto Bertucci, che è socio fondatore di NCR e del Primo Cittadino di Ariccia Gianluca Staccoli, amico storico della nostra realtà associativa, per la loro presenza al vernissage. La gratitudine mia e dell’Associazione all’assessore della Regione Lazio Giancarlo Righini che è sempre vicino a Nuovi Castelli Romani ed è ancora una volta presente alle nostre iniziative. Ringrazio il direttivo dell’Associazione, in particolare il Prof. Claudio Letizia, direttore scientifico di Nuovi Castelli Romani.“
Nelle molte opere esposte, che saranno ammirabili nel Museo Diocesano di Albano Laziale per 2 settimane fino al 6 luglio, l’artista ha voluto omaggiare i Castelli Romani, le loro bellezze e la loro ospitalità, uniti alla solidarietà verso il popolo ucraino, vittima dei tormenti della guerra. Ancora una volta l’arte si pone come linguaggio universale di pace e giustizia.