Come già riportato alcuni giorni fa su queste pagine, il TAR del Lazio ha recentemente concesso un rinvio per consentire la formalizzazione di un accordo tra Wind Tre S.p.A., Galata S.p.A. e il Comune di Grottaferrata. Al centro della vicenda c’è il trasferimento dell’antenna di telefonia mobile progettata per viale San Nilo verso un’area più periferica della città. La lunga controversia, iniziata nel 2019, potrebbe così avviarsi verso una soluzione condivisa.

Sulla questione è intervenuto il Sindaco di Grottaferrata, Mirko Di Bernardo, che ha rilasciato una dichiarazione a CastelliRomani.News, sottolineando l’importanza del Piano Antenne, approvato a febbraio 2024, per gestire in modo più efficace situazioni simili in futuro.

Si tratta di un contenzioso iniziato con la precedente Amministrazione e arrivato fino ad oggi – ha spiegato il sindaco – Ci troviamo certamente d’accordo con chi ci ha preceduto in merito alla necessità di impedire l’installazione di questo tipo di impianti nei luoghi ad alta densità abitativa. Oggi il nostro Comune dispone però di un’importante innovazione rispetto al passato: il Piano Antenne, realizzato dalla nostra Amministrazione e approvato in Consiglio Comunale a febbraio 2024.

Grazie a questo strumento, l’Ente non dovrà più subire passivamente l’iniziativa privata, ma potrà stabilire a tavolino i luoghi più idonei per installare le antenne, garantendo così il diritto alla connessione senza che le installazioni impattino sulla salute dei cittadini e sull’ambiente – ha specificato Di Bernardo – Siamo tra i pochi Comuni dei Castelli Romani ad aver adottato uno strumento simile.

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Con l’introduzione del Piano Antenne, l’Amministrazione di Grottaferrata mira dunque non solo a risolvere l’attuale contenzioso, ma anche a evitare il ripetersi di situazioni analoghe in futuro, pianificando le infrastrutture tecnologiche nel rispetto del territorio e della qualità della vita dei cittadini.

Cos’è un Piano Antenne

Il Piano Antenne è uno strumento urbanistico e normativo adottato dai Comuni per regolamentare la localizzazione delle infrastrutture per le telecomunicazioni, come antenne e ripetitori di telefonia mobile, all’interno del territorio comunale. Questo piano consente all’ente di pianificare in modo strategico e razionale la distribuzione di tali impianti, identificando le aree più idonee in base a criteri paesaggistici, urbanistici, ambientali e sanitari. L’obiettivo principale del Piano Antenne è bilanciare due esigenze fondamentali: garantire la connessione e l’accesso ai servizi tecnologici essenziali, e al contempo tutelare la salute pubblica, la sicurezza dei cittadini e il valore del patrimonio storico e paesaggistico del territorio. Tale strumento permette inoltre ai Comuni di interfacciarsi con le compagnie di telecomunicazioni in modo proattivo, evitando installazioni incontrollate o conflittuali.

Se un Comune non dispone di un Piano Antenne, si trova spesso in una posizione di debolezza rispetto alle compagnie di telecomunicazioni, che possono proporre l’installazione di infrastrutture in qualsiasi area ritenuta tecnicamente idonea, anche in zone sensibili dal punto di vista paesaggistico, storico o abitativo. In assenza di un piano regolatore specifico, il Comune è costretto a valutare ogni richiesta caso per caso, spesso reagendo in modo tardivo e senza una visione strategica complessiva.

Ciò può comportare contenziosi legali, come ricorsi al TAR da parte delle società in caso di dinieghi, con un aumento dei costi legali per l’amministrazione pubblica e una prolungata incertezza per i cittadini. Inoltre, la mancanza di un Piano Antenne rischia di generare installazioni inadeguate, sia dal punto di vista estetico che della compatibilità urbanistica, con potenziali impatti negativi sulla qualità della vita, sulla salute pubblica e sul valore del patrimonio territoriale. Un piano ben strutturato, invece, consente di prevenire conflitti, garantendo una pianificazione ordinata e sostenibile.

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