Un appello di pace e di giustizia per il popolo palestinese e per quello israeliano

Comunicato pubblicato da Diritti in Comune

Siamo organizzazioni politiche e sociali, cittadini e cittadine di Ciampino

Sentiamo pressante l’urgenza di non restare in silenzio di fronte al massacro e alla brutale violenza che il governo israeliano sta mettendo in atto contro il popolo palestinese.
Ormai sono oltre 10.000 le vittime civili, migliaia donne e bambini.
Le bombe, la distruzione di interi isolati e centinaia di migliaia di famiglie in fuga senza scampo a Gaza, interruzione di acqua, luce e gasolio, sono un crimine di guerra.
Gli arresti indiscriminati in Cisgiordania, le esecuzioni di cittadini inermi prefigurano uno scenario drammatico: la deportazione e sostituzione etnica del popolo palestinese e la cancellazione della loro terra.

Il massacro del 7 ottobre di 1400 civili e militari ed il sequestro di 240 ostaggi da parte di Hamas, crimine orrendo inaccettabile, non può però cancellare ogni diritto internazionale, soprattutto se posto in essere da uno Stato democratico.
Non si possono negare cibo, acqua, medicine, cure ai malati, mezzi per gli ospedali, non si possono bombardare le scuole, gli ospedali, i campi di profughi, le sedi Onu.
Da condannare l’escalation di morti tra gli operatori sanitari e i giornalisti, negando così alla popolazione di Gaza la possibilità di accesso alle cure ed alla informazione.
Israele si deve fermare!

L’Unione Europea e gli USA devono cambiare la loro parola d’ordine “Israele ha diritto a difendersi a qualunque prezzo”. Il genocidio di un popolo non è definibile, anche nel diritto internazionale, una forma di difesa. I palestinesi hanno diritto a difendere il loro territorio occupato illegalmente da Israele.
L’odio e la violenza porteranno ancora morte e distruzioni per tante altre generazioni.

Per più di 70 anni l’Occidente si è girato dall’altra parte, non ha voluto mai fermare le occupazioni illegittime delle terre, le distruzioni delle case di contadini palestinesi, non ha criticato Israele quando si è dichiarato lo stato degli “ebrei”, inserendo così nella propria identità l’elemento costitutivo religioso, non ha obbiettato che Gerusalemme fosse scelta come capitale, ignorando la presenza di altre popolazioni arabe e palestinesi. Non ha voluto condannare la politica del governo di Netanyahu e dei ministri ultraortodossi che incitavano all’odio, all’assassinio, all’occupazione delle terre e ancor più lasciavano crescere il movimento di Hamas per indebolire l’autorità palestinese per cancellare definitivamente il processo di pace per due popoli e due Stati. E oggi siamo arrivati all’orrore, alla follia di sangue e di morti innocenti.

Usciamo dall’indifferenza ma soprattutto dall’ insopportabile menzogna che – chi solidarizza con il popolo palestinese perché oppresso, devastato, ridotto all’apartheid – è con Hamas.
Apprezziamo, perché va in questa direzione, l’ordine del giorno approvato in Consiglio Comunale a Ciampino nella seduta del 31ottobre.

Incontriamoci in tanti a Ciampino in piazza della Pace
Mercoledì 15 novembre alle 17:30

Prendiamo parola, riflettiamo sulla situazione israelo-palestinese, lanciamo un appello di pace e di giustizia per il popolo palestinese e anche per quello israeliano trascinato dalla politica di Netanyahu in una guerra che impedirà la convivenza pacifica nelle città israeliane.

Firma l’appello