Riceviamo e pubblichiamo il resoconto della celebrazione della Virgo Fidelis, Patrona dell’Arma dei Carabinieri, avvenuta a Velletri in memoria della Battaglia di Culqualber e in onore della Giornata dell’Orfano.


Ricordare gli eroi per onorarne il sacrificio

Oggi, giovedì 21 novembre 2024, alle ore 11:30, presso la Cattedrale di San Clemente a Velletri (RM), si è svolta la celebrazione eucaristica in onore della Virgo Fidelis, in occasione dell’83° anniversario della Battaglia di Culqualber e della Giornata dell’Orfano.

Nel celebrare la Virgo Fidelis, Patrona dell’Arma dei Carabinieri, rendiamo omaggio non solo alla fede incrollabile che unisce gli uomini e le donne in divisa, ma anche ai valori eterni di fedeltà, sacrificio e dedizione al prossimo. In questa occasione, il pensiero si rivolge alla Giornata dell’Orfano, dedicata a coloro che sono i primi destinatari del dolore per le gravi perdite di affetto: i figli e le famiglie dei carabinieri caduti nell’adempimento del dovere. A loro va il nostro sostegno, la nostra vicinanza e il riconoscimento di un sacrificio che incarna i più alti ideali dell’Arma.

La funzione religiosa, presieduta da Sua Eccellenza Mons. Stefano Russo, Vescovo di Velletri-Segni-Frascati, ha avuto un significato profondo e solenne, rinnovando la memoria di un episodio che ha segnato la storia della Nazione e dell’Arma dei Carabinieri.

La memoria di Culqualber: un esempio di valore eterno

La Battaglia di Culqualber, combattuta durante la Seconda Guerra Mondiale, rappresenta uno degli episodi più eroici della storia militare italiana. Per il sacrificio e il valore dimostrati, alla Bandiera dell’Arma dei Carabinieri fu conferita la seconda Medaglia d’Oro al Valor Militare, un simbolo che unisce il coraggio all’incrollabile fede e al legame con la Patria.

Durante la cerimonia, il Colonnello Carlo Lecca, Comandante del 2° Reggimento, ha ricordato nel suo discorso l’importanza di tramandare il sacrificio dei caduti e il ruolo dell’Arma come faro morale della società. Ha sottolineato inoltre come il valore della fedeltà e del dovere resti essenziale per le nuove generazioni, affermando: “La memoria di Culqualber non è solo un ricordo del passato, ma una luce che guida il nostro presente e futuro.” Evidenziando anche l’importanza della grande famiglia dell’Arma dei Carabinieri, unita da valori condivisi e da uno spirito di solidarietà che rafforza il legame con la comunità e con le famiglie dei caduti, pilastri della memoria e della tradizione.

Freetime Frascati

Valori spirituali e comunità unita

Il Cappellano Militare, Don Eugenio Campini, ha proposto una riflessione spirituale sul sacrificio cristiano, prendendo spunto dall’esempio di quei Carabinieri che, in situazioni estreme, hanno offerto la propria vita per gli altri. “Nei momenti di prova e dolore,” ricorderà Don Eugenio, “la fede ci invita a non temere e a non arrenderci mai. La battaglia di Culqualber incarna questa fedeltà a Dio e alla Patria.”Con l’intercessione della nostra Patrona, la Virgo Fidelis, i nostri  Carabinieri saranno chiamati a testimoniare la giustizia, ricercare la verità, difendere la libertà e, con carità costruire la pace

Alla cerimonia hanno partecipato: il Vice Sindaco di Velletri, la comunità locale, la Sezione locale dell’Associazione Nazionale Carabinieri (A.N.C.), i congiunti militari dell’Arma Vittime del Dovere, gli Ufficiali in Congedo, una rappresentanza della Compagnia Territoriale, i militari del Quadro Permanente, i frequentatori del 143° Corso – 3° Ciclo – Allievi Carabinieri Effettivi.

Un abbraccio di memoria e speranza

Questa celebrazione è stata un momento di profondo raccoglimento, un’occasione per onorare il sacrificio di chi ha dato la vita per garantire la libertà e la sicurezza di tutti noi.

Un simbolico abbraccio di memoria, gratitudine e speranza unirà i partecipanti, affinché il sacrificio degli eroi non venga dimenticato e resti un esempio luminoso per costruire un futuro migliore. Non dimentichiamo il sacrificio, ma onoriamolo, portandolo nel cuore.

Logo

Ti è piaciuto l'articolo?

Sostieni il giornale