Nota stampa di Diritti in Comune

I progetti finanziati dal PNRR per rifacimento marciapiedi, realizzazione di ciclabili e riqualificazione urbana, che avrebbero dovuto ricevere largo consenso, stanno suscitando invece malcontento e rabbia fra i cittadini. Tutto ampiamente previsto, come abbiamo scritto già a marzo.

Il metodo con cui sono stati condivisi con la città è stato sbagliato e sta producendo una frattura insanabile tra chi amministra il territorio e chi quel territorio lo vive, così come troppo bassa è purtroppo la qualità dei singoli progetti!

Oggi torniamo nuovamente a chiedere uno stop e una riflessione seria rispetto al taglio secco delle alberature cittadine dove insistono questi progetti, ultimi i tigli di Via Due Giugno di ieri, nonché rispetto a nuove proposte di viabilità per il Quartiere Acqua Acetosa.

Nel progetto di “riqualificazione” della strada si prevedeva il taglio completo degli alberi sui due lati. Siamo già “fortunati” che ci sia stato un ripensamento e il salvataggio degli alberi su un lato. Non capiamo però perché non si sia voluto intervenire salvando anche l’altra quinta stradale. Non era difficile pensare ad un ampliamento del marciapiede e mantenere gli alberi anche lì.

Freetime Frascati

Chiediamo alla Sindaca Colella di fermarsi ad ascoltare, perché sappiamo che ci troveremo di fronte a queste soluzioni in numerose altre situazioni. A via Roma e via Trento tra qualche giorno inizieranno i lavori e taglieranno tutti i platani trentennali anche lì.

L’amministrazione giustifica queste soluzioni, come già per via Pignatelli e viale Marino, come una necessità, per rispettare i progetti e ottenere un finanziamenti PNRR. Eppure, proprio perché si interviene sui marciapiedi per renderli transitabili, non si ha il coraggio di allargarli salvando le quinte arboree come da più parti in Italia si è dimostrato possibile.

Questa che stanno portando avanti è una soluzione dissennata che nulla ha a che vedere con quanto sbandierato dall’assessora Giglio come soluzione “Nature-based”. Si distruggono alberature sane trentennali, si abbatte la biodiversità inserendo nuove alberature – tra l’altro molto discutibili – e si consegna la città ad un innalzamento medio delle temperature percepite da qui a diversi anni. Se il problema del taglio delle alberature è la salvaguardia dei posti auto, allora che se ne discuta seriamente e consapevolmente con la città portando altre proposte!

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