L’ordinanza del Comune: “Tenere chiuse le finestre e limitare gli spostamenti allo stretto necessario”
La Procura di Velletri ha intrapreso un’indagine relativa al grave incendio che ieri ha colpito Ardea, non escludendo la possibilità che dietro al rogo possa esserci il dolo. Il fuoco ha interessato una discarica non autorizzata in Via Montagnano, ritenuta una “bomba ecologica” dai cittadini per la presenza di pneumatici e altri materiali vari, alimentando preoccupazioni per la rapida propagazione delle fiamme.
Mentre le squadre dei Vigili del Fuoco proseguono nelle operazioni di spegnimento, sostenute anche dal Gruppo Operativo Speciale con mezzi avanzati come ruspe, pale meccaniche e un cannone robotizzato lancia schiumogeno, la comunità locale rimane in allerta per i rischi legati alla presenza di diossina nell’aria. La Procura indagherà sulla natura dell’incendio, valutando se gli elementi raccolti siano compatibili con un’origine accidentale o dolosa dell’evento.
L’ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale) ha già installato una centralina per monitorare gli inquinanti atmosferici liberati dall’incendio, in attesa di dati definitivi che possano chiarire l’entità della contaminazione. Data la potenziale pericolosità delle sostanze rilasciate, il Comune di Ardea ha emesso raccomandazioni urgenti per i suoi residenti, suggerendo di tenere porte e finestre chiuse, di ridurre gli spostamenti e di lavare accuratamente frutta e verdura prodotte localmente.
Questo evento solleva questioni critiche riguardanti la gestione dei rifiuti e la sicurezza ambientale, portando alla luce la necessità di controlli più stringenti su discariche illegali e pratiche di smaltimento dei rifiuti. Mentre la comunità attende con ansia ulteriori aggiornamenti e i risultati delle analisi, si rafforza il senso di urgenza per misure preventive che possano scongiurare simili tragedie in futuro.