Nota stampa di Massimiliano Borelli, sindaco del Comune di Albano Laziale
Le critiche sono il sale della politica.
Già, il sale, ma, come per il problema dei platani di Piazza Carducci, mi sembra che di sale ce ne sia stato poco, o, forse, troppo.
E non mi riferisco ai cittadini che, in buona fede, hanno sottoscritto una petizione che purtroppo mancava di importanti informazioni. Tutte scrupolosamente omesse da chi ha voluto trasformare, a tutti i costi, questa vicenda in un palcoscenico per avere il suo momento di visibilità.
Informare, come al solito, è più faticoso che spaventare con la disinformazione. Ma non ci siamo tirati indietro e in questi giorni abbiamo continuato a parlare con i cittadini, condividendo chiarimenti e informazioni. Questa volta senza omettere nulla.
Il progetto di piazza Carducci è stato oggetto di confronto anche con tutte le realtà rappresentative della cittadinanza (associazioni commercianti, consulte e comitati di quartiere) e anche con coloro che, pur conoscendone tutti i particolari, ne hanno voluto fare una battaglia politica di retroguardia.
Usare slogan da bar dello sport, arrivando a insinuazioni ingiuriose, toglie il sale dell’azione politica nel tentativo di far passare le decisioni dell’amministrazione sempre e comunque sbagliate.
Purtroppo o per fortuna amministrare significa fare delle scelte. A volte le scelte possono essere difficili se si ragiona col cuore ma se è in gioco la sicurezza comune, queste scelte vanno prese. Facile fare del qualunquismo sul taglio degli alberi se poi non ci si assume nessuna responsabilità di fronte al pericolo per la collettività e si fomenta l’opinione pubblica sull’onda emotiva della disinformazione.
Insomma, scegliere è una questione di coscienza e responsabilità: dare alla cittadinanza un luogo sicuro, pedonale, rinnovato e con nuovi alberi, che potrà accogliere le future generazioni un dovere. Creare un luogo dove ci si potrà ritrovare e ricordare, come faccio ogni volta che vedo la foto della piazza del 1931, è un obiettivo che Albano merita.
Mi auguro che a lavori ultimati, molti possano ricredersi della bontà della scelta e ci si possa riconciliare di fronte a un intervento tutt’altro che “platanicida”.
Ci tengo a ricordare che dopo il disastro generato dalla tempesta del luglio 2022, sono stati già ripiantati 79 alberi, come ci eravamo impegnati a fare, senza enfasi, senza proclami. E continueremo a piantarne altri.
È l’impegno che mi sono assunto quando ho accettato la carica di Sindaco di Albano Laziale, è un impegno che continuerò a rispettare fino alla fine del mio mandato, #passodopopasso.
Spero che questo impegno continui a coinvolgere anche tutti coloro che partecipano a questo gioco di squadra e lo facciano con la forza e la coerenza che ci hanno portato a governare Albano.
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