Albano Laziale è al centro di una vicenda che si appresta a concludersi con il pagamento di circa 730.000 euro a seguito di un contenzioso legale legato all’acquisizione di terreni da parte del Comune. Un caso che ha visto alternarsi decisioni amministrative e sentenze della Corte d’Appello, culminando in una sostanziale rettifica delle indennità previste per i proprietari dei terreni, con i risarcimenti destinati a due società.

La controversia e la decisione della Corte d’Appello

La vicenda ha inizio nel 2018, quando il Comune di Albano Laziale ha avviato un procedimento di acquisizione sanante per alcuni terreni. Questa procedura, regolata dall’art. 42 bis del D.P.R. n. 327/2001, permette all’amministrazione di acquisire terreni privati in determinati casi, anche a fronte di precedenti occupazioni senza titolo legittimo. Le stime iniziali del Comune, che avevano stabilito il valore dei terreni e l’importo degli indennizzi, sono state contestate dalle due società, dando il via a un ricorso dinanzi alla Corte d’Appello di Roma.

Nel 2023, la Corte ha accolto in parte le richieste dei proprietari, ricalcolando il valore dei terreni. In particolare, è stato stabilito che uno dei terreni, classificato inizialmente come seminativo, doveva essere considerato uliveto, il che ha comportato un aumento significativo dell’indennizzo. La Corte ha determinato un risarcimento finale di circa 575.000 euro per uno dei proprietari e di circa 465.000 euro per l’altro, comprensivi di interessi e danni non patrimoniali.

Gli interessi, fissati al 5% annuo, sono stati calcolati a partire dal 1994, anno dell’occupazione iniziale dei terreni.

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Le cifre e il pagamento

Dopo la sentenza della Corte d’Appello, il Comune di Albano Laziale ha dovuto adeguarsi e completare il pagamento delle somme dovute alle due società coinvolte. Il 14 ottobre 2024, attraverso la determinazione n. 1219, l’amministrazione ha approvato l’erogazione delle ultime somme. In totale, oltre 230.000 euro sono stati destinati per chiudere il contenzioso, andando a sommarsi ai pagamenti già effettuati nel 2019.

Le cifre comprendono non solo il risarcimento per l’occupazione illegittima dei terreni, ma anche gli interessi maturati negli anni. Questa operazione ha richiesto uno sforzo finanziario notevole per il Comune, che ha coperto tali importi attraverso i fondi previsti nel Bilancio di Previsione 2024/2026.

Impatto sulle casse comunali di Albano Laziale

La vicenda ha evidenziato l’impatto finanziario di un contenzioso prolungato su un bilancio comunale. Sebbene l’acquisizione sanante sia una procedura legittima, i costi aggiuntivi derivanti da una sottostima iniziale e dall’accumulo degli interessi dimostrano come il mancato accordo immediato possa generare spese elevate nel lungo periodo.

Con questa risoluzione, il Comune ha comunque chiuso un capitolo complicato, garantendo il rispetto delle sentenze giudiziarie. Resta ora da monitorare se e come questo impegno finanziario straordinario inciderà sui futuri investimenti e progetti per la città.