Oltre cento donne di Rocca di Papa si sono unite in un progetto straordinario: realizzare due alberi di Natale che abbelliranno il paese con un sapore di altri tempi. Gli alberi saranno realizzati completamente in lana, un tessuto che da sempre scalda il corpo e il cuore degli abitanti del paese, ma anche di chi guarda a questa tradizione con ammirazione.
Un’opera collettiva che celebra il passato e guarda al futuro
Questo progetto ha il tepore di un maglione cucito da una nonna per i nipoti, un gesto d’amore che stavolta abbraccia un’intera comunità. L’8 dicembre, i cittadini di Rocca di Papa potranno lasciarsi scaldare da questa iniziativa unica, risvegliando ricordi d’infanzia in due luoghi simbolici del paese: piazza della Repubblica e piazza Giuseppe di Vittorio ai Campi d’Annibale.
Il progetto è nato e si è sviluppato all’interno del Centro Anziani, guidato dal presidente Roberto Sellati, che ha fatto della partecipazione della cittadinanza una priorità. Il centro ha aperto le sue porte a “Il filo che unisce”, un’associazione che ha coinvolto numerose donne nella realizzazione di questi alberi di lana, intrecciando non solo fili, ma storie e legami.
Un messaggio chiaro: stop alla violenza sulle donne
Il rosso del filo, come il cuore simbolo dell’associazione, richiama il messaggio che guida l’iniziativa: “La violenza sulle donne va fermata e subito”. A questa chiamata hanno risposto figlie, donne, mamme e nonne, unite dalla stessa passione e dalla volontà di trasmettere un messaggio di speranza. Le loro mani abili, memori di tanti lavori a maglia fatti per i propri cari, oggi lavorano per tutto il paese.
Le donne di Rocca di Papa: il cuore della comunità
Queste donne non sono solo madri e nonne, sono la coscienza popolare, il collante che tiene unita la comunità, la prova tangibile di come un gesto collettivo possa trasformarsi in un messaggio potente. Sono loro la memoria storica e il pilastro di Rocca di Papa. Sono gli occhi fieri che osservano i primi passi dei nipotini, le prime a riempire le cartelle dei primi giorni di scuola, il cuore in gola delle notti in cui i ragazzi tardano a rientrare. Sono le donne di Rocca di Papa.
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