Lo sciopero nazionale del 29 novembre trova una specifica declinazione al Liceo Cicerone di Frascati, del quale di seguito si pubblica la nota stampa ricevuta dall’Assemblea Sindacale.


Sempre più difficile fare una didattica di qualità in una scuola che da troppi anni inascoltata richiede spazi educativi idonei alle accresciute esigenze della popolazione. All’assemblea sindacale del Liceo “Marco Tullio Cicerone” del 21 novembre 2024 docenti e personale ATA hanno deciso di partecipare allo sciopero generale del 29 novembre scendendo in piazza per rappresentare le difficoltà specifiche del liceo, invitando tutte le componenti della comunità educante (studenti, famiglie e società civile) a sostenere la manifestazione territoriale del ‘Cicerone’ a Frascati.

L’appuntamento è dalle 8.30 a Piazza del Mercato, dove si terrà un’assemblea cittadina partecipata finalizzata a illustrare alla collettività le problematiche strutturali del Liceo che non è più in grado di soddisfare le esigenze educative del territorio. Quello degli investimenti sulle strutture si somma alle numerose problematiche dovute alla mancanza di investimenti nella Scuola.

Era il 23 luglio del 2007 quando il Consiglio Comunale di Frascati, guidato dal Sindaco Francesco Paolo Posa, deliberò la “Cessione area per edificio scolastico Liceo Classico M. T. Cicerone Provincia di Roma”. Si legge nella delibera: “Di cedere a titolo gratuito alla Provincia di Roma il terreno sito in Frascati, […] onde consentire al predetto Ente Territoriale di procedere alla più rapida realizzazione del nuovo edificio scolastico polifunzionale” (Delibera del Consiglio Comunale n. 42 del 23.07.2007).

In questi anni la Provincia di Roma ha lasciato il posto alla Città Metropolitana, ma della scuola non si è vista neanche l’ombra. Nel frattempo all’indirizzo Classico si sono aggiunti al “Cicerone” un percorso di Liceo Linguistico e uno di Liceo delle Scienze Umane, rispondendo meglio alle esigenze formative della popolazione dei Castelli Romani, con la conseguenza di un progressivo aumento di iscrizioni e la necessità di acquisire ulteriori spazi, al punto che oggi -per supplire alle carenze strutturali- il Liceo è dislocato su ben tre sedi, con 22 classi a Frascati presso Villa Sciarra (di cui attualmente gran parte dislocate e ‘dislocande’ altrove per i lavori di consolidamento strutturale), 18 a Grottaferrata presso Villa Cavalletti e 11 a Monte Porzio Catone, presso la sede di via Mondragone che il Liceo condivide con l’ITS “M. Buonarroti”.

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Tutte le sedi utilizzate sono sature e tutti gli spazi vengono utilizzati come aule didattiche in modo da accogliere al massimo le richieste di iscrizioni del territorio, di cui comunque circa il 30% devono essere rimandate indietro per carenza di aule.

Dover usare ogni spazio come aula, inoltre, ha comportato che adesso mancano i laboratori, le stanze per l’inclusione e la didattica speciale, le sale docenti, i luoghi per il ricevimento dei genitori, l’aula magna e, nel plesso più popoloso, persino la palestra.

In una scuola affollata – afferma un docente intervenuto all’assemblea del 21 Novembre – con classi da 30 studenti, classi numerose anche in presenza di studenti con disabilità, tapparelle bloccate, luci fulminate da mesi e servizi igienici fatiscenti, è diventato veramente difficile fare lezione e bisogna che questo disagio non resti nella penombra di un’aula alla periferia sud della Capitale: è necessario che si faccia luce (in tutti i sensi!) e si prenda coscienza di questo estremo disagio; è necessario che docenti, alunni, operatori scolastici e l’intera popolazione si indigni perché viene quotidianamente leso un diritto essenziale della nostra Costituzione, il diritto all’istruzione.

A quello strutturale si sommano gli atavici problemi derivanti dalla carenza di personale e di risorse finanziarie, che gravano di più su chi ha maggiori difficoltà: mancano soprattutto docenti di sostegno, assegnati dal Ministero col contagocce e in misura del tutto insufficiente.

Al grido di “ridiamo dignità alla scuola” docenti e personale ATA del Liceo “Cicerone” si stanno mobilitando, convinti che l’istruzione sia fondamentale per lo sviluppo personale delle generazioni più giovani, poiché permette loro di acquisire le conoscenze e le competenze necessarie per affrontare le sfide della vita quotidiana. Questa attività risulta essere fondamentale per la società, poiché nessuna professione, nessuna carriera, nessuna realizzazione umana può fare a meno di ricorrere al supporto della Scuola, alla formazione presso gli Istituti Scolastici.

È per tale motivo che non si può più attendere, ne vale del presente e del futuro dei nostri giovani e della nostra società, è il momento di prendere coscienza del valore della Scuola, è il momento di scendere in piazza e partecipare perché… LA LIBERTÀ È PARTECIPAZIONE!

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