Il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) del Lazio ha respinto il ricorso presentato dalla proprietaria di un immobile costruito abusivamente al Vivaro contro l’acquisizione gratuita del manufatto da parte del Comune di Rocca di Papa (che non si è costituito in giudizio). La sentenza n. 18485 pronunciata l’11 ottobre, conferma la validità del provvedimento comunale, emesso in conformità alle normative sugli abusi edilizi.

Una vicenda lunga 20 anni

Il manufatto abusivo, un prefabbricato in cemento armato, dalla lettura delle carte sembrerebbe trovarsi all’interno del comprensorio residenziale dei Colli del Vivaro, area caratterizzata da vincoli paesaggistici e sismici. Il terreno su cui sorge l’immobile è esteso per circa 2.550 metri quadrati.

L’ordinanza di demolizione risale al 2004, ma non venne mai eseguita, portando l’amministrazione comunale, nel 2016, a procedere con l’acquisizione gratuita dell’immobile al patrimonio pubblico, come previsto dalla legge per i casi di inottemperanza agli ordini di demolizione.

La decisione del TAR

Il proprietario ha presentato ricorso sostenendo, tra le altre motivazioni, l’assenza di vincoli sull’area. Tuttavia, il TAR ha ritenuto infondate le contestazioni, affermando che l’acquisizione era un atto obbligatorio in seguito alla mancata demolizione, e che il decorso del tempo non poteva sanare un abuso edilizio.

Inoltre, il tribunale ha chiarito che eventuali contestazioni relative ai vincoli e alle autorizzazioni avrebbero dovuto essere sollevate in riferimento all’ordinanza di demolizione del 2004, ormai non più impugnabile.

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Cosa succede ora a livello giuridico e amministrativo

Con il rigetto del ricorso da parte del TAR, l’acquisizione del manufatto abusivo e del terreno circostante al patrimonio comunale diventa definitiva. A livello giuridico, questo significa che il proprietario non ha più alcuna possibilità di rivendicare la proprietà o sanare l’abuso. Qualora decidesse di opporsi ulteriormente, potrebbe tentare un appello al Consiglio di Stato, ma tale procedura è complessa e richiede tempi e costi importanti, senza garanzia di successo.

I prossimi passi

Dopo la sentenza del TAR che ha confermato l’acquisizione dell’immobile abusivo a Vivaro, il Comune di Rocca di Papa dovrà procedere alla notifica del provvedimento agli uffici competenti per la trascrizione nei registri immobiliari, formalizzando così il passaggio di proprietà. Questo passaggio sarà fondamentale per rendere l’acquisizione definitiva e permettere al Comune di avere il controllo giuridico dell’area.

A seguito di questa formalità, l’amministrazione comunale avrà la possibilità di decidere come gestire l’area acquisita. Tra le opzioni, potrebbe procedere con la demolizione del manufatto abusivo, affrontando i costi o cercando di recuperarli dal precedente proprietario.

Tuttavia, sarà da considerare la posizione dell’immobile all’interno di un comprensorio privato, nonché i vincoli paesaggistici e sismici che gravano sulla zona.