Nota stampa di Massimo Ferrarini (Presidente gruppo Fratelli d’Italia Città Metropolitana di Roma )
La notizia del ritiro di gran parte delle deleghe da parte del Sindaco Borelli all’Assessore Sementilli non è un fulmine a ciel sereno, semplicemente fa emergere una volta in più il clima di caos politico ed amministrativo in cui versa la maggioranza di centrosinistra di Albano Laziale.
Ciò che ci preoccupa tuttavia, non sono le beghe interne ad una coalizione in crisi da tempo, ma le conseguenze che tale situazione determina sul governo, e quindi sui cittadini. Vorremmo chiedere al Sindaco ad esempio: come sia possibile che il rapporto fiduciario nei confronti del suo assessore, già vice Sindaco nei precedenti 10 anni, sia venuto a mancare per alcune materie e non per altre.
Le Ville Storiche di Albano, con il loro patrimonio ambientale, storico e culturale, meritano forse meno fiducia rispetto alla gestione dei rifiuti, o delle manutenzioni? Come è possibile che persista in giunta un assessore che vive una così netta spaccatura politica rispetto al suo Sindaco, e immaginiamo anche rispetto al resto del centrosinistra? Se come il Sindaco ha palesato ufficialmente, attraverso un atto così plateale come il ritiro delle deleghe, è venuto a mancare il rapporto fiduciario con uno dei più significativi esponenti della sua coalizione, corre l’obbligo da parte del Primo Cittadino, e del Partito Democratico, di spiegare su quali atti e quali fatti amministrativi il rapporto si sia incrinato.
Se così non dovesse essere, se ad una decisione così grave, non seguisse la doverosa chiarezza, agli occhi della città, sarà l’ennesima cartina tornasole dell’incapacità di governo del Sindaco e di questa classe dirigente, che pur di sfuggire alle proprie responsabilità, continua a porre in essere comportamenti pilateschi, alla ricerca di capri espiatori, nel disperato tentativo di nascondere ancora una volta la propria nudità politica dietro ad un dito. Siamo certi che i cittadini di Albano sapranno giudicare anche questo estremo tentativo di sopravvivenza politica per quello che è: un comodo scaricabarile sulla pelle della città.