Il rinnovato Punto Nascita dell’Ospedale Paolo Colombo di Velletri, atteso da tempo, dovrà aspettare ancora per l’inaugurazione ufficiale. L’evento, inizialmente previsto per il 28 ottobre e poi slittato al 23 novembre, è stato rinviato per la seconda volta, così da consentire una maggiore partecipazione dei vertici regionali. Tuttavia, il reparto risulterebbe già potenzialmente operativo da circa un mese, sollevando la questione: non sarebbe stato meglio avviare subito le attività e posticipare la cerimonia istituzionale?
Un reparto fermo, in attesa del taglio del nastro
Il Punto Nascita è ormai allestito e sarebbe tecnicamente pronto a riprendere la sua funzione da settimane, come si è appreso delle scorse comunicazioni dell’ASL Roma 6. Ciò rischia di rendere il rinvio ancora più difficile da accettare per le famiglie dei Castelli Romani, che continuano a percorrere chilometri per raggiungere altri ospedali, nonostante il servizio possa essere già disponibile anche a Velletri.
Avviare le attività subito, senza aspettare l’inaugurazione ufficiale, avrebbe potuto garantire un impatto positivo e immediato per la comunità, lasciando il momento celebrativo alla legittima disponibilità delle autorità. Un approccio pragmatico che alcuni avrebbero auspicato, considerando l’importanza di restituire un servizio essenziale a chi ne ha bisogno.
Un servizio essenziale per la comunità
Al netto delle possibili considerazioni in merito, il progetto del Punto Nascita di Velletri resta un traguardo fondamentale per il territorio, che promette di alleviare i disagi delle famiglie e di offrire assistenza di qualità. A maggior ragione, l’attesa ora si sposta sulla definizione di una nuova data, auspicando che il reparto possa finalmente entrare in funzione e rispondere alle necessità della comunità locale, contribuendo ad alimentare fiducia e centralità della sanità pubblica dei Castelli Romani.
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