La Guardia di Finanza di Velletri ha portato alla luce una complessa operazione di truffe immobiliari, denominata “Totò Truffa”, che ha visto l’illecita compravendita di immobili eseguita all’insaputa dei legittimi proprietari. Il nome dell’operazione fa eco al famoso film in cui Totò vende monumenti nazionali spacciandoli per suoi, riflettendo la natura audace e ingannevole delle truffe scoperte.

Il caso emblematico riguarda un proprietario, in terapia intensiva a causa del COVID-19, il cui immobile sul litorale romano è stato venduto senza il suo consenso. I truffatori hanno usato documenti falsi per impersonare il proprietario presso un notaio, consentendo la vendita dell’immobile, poi rivenduto a una società, a un prezzo notevolmente inferiore al suo valore di mercato.

Le indagini, al centro del servizio giornalistico de “Le Iene” andato in onda ieri sera, hanno rivelato la metodologia adottata dall’organizzazione criminale, che includeva la produzione di documentazione fasulla e la complicità di professionisti nel settore immobiliare. I fatti hanno coinvolto diversi soggetti a Velletri, alcuni dei quali, professionisti inclusi, dichiarano di essere stati ingannati dall’operazione fraudolenta.

La villa, oggetto della truffa, è stata successivamente abbandonata, subendo atti di vandalismo e saccheggio. Sebbene il legittimo proprietario sia stato nominato custode giudiziario dal Tribunale di Velletri, le sue possibilità di intervento rimangono limitate.

La rete criminale, come emerso dalle indagini, avrebbe legami con un cittadino venezuelano, indicato come l’ideatore della truffa. Diverse persone, compresi professionisti del settore immobiliare facenti parte dell’associazione a delinquere, sono state rinviati a giudizio.

Questo caso non solo sottolinea la crescente sofisticazione delle truffe immobiliari, ma evidenzia anche le sfide che proprietari e autorità affrontano nel proteggere i beni immobiliari. La Guardia di Finanza continua le indagini, puntando a smantellare completamente la rete di truffatori e a ristabilire la giustizia per le vittime di queste frodi.