Dopo oltre quarant’anni di incertezze, il consiglio comunale di Monte Compatri ha compiuto un passo decisivo verso la risoluzione di una lunga controversia riguardante i livelli “Piccinini” sugli immobili della zona 167 “La Cucca 1”. Con l’approvazione dello schema di atto conclusivo di transazione tra le parti coinvolte, il comune ha definito la procedura di arbitrato rituale per l’affrancazione, permettendo a circa cento famiglie di diventare finalmente proprietarie a pieno titolo delle proprie abitazioni.
La vicenda ha radici lontane, risalenti agli anni ’80, quando l’allora presidente della Regione Lazio, Giulio Santarelli, firmò il decreto di esproprio che consentì al Comune di Monte Compatri di acquisire l’utile dominio su questi terreni. Tuttavia, il comune non procedette alla rimozione dei livelli, un onere che ha continuato a gravare sui diritti di superficie, trasferiti successivamente alle cooperative edilizie e, infine, ai soci che vi hanno costruito le case. Una situazione complessa, quella della zona “La Cucca 1”, che ha creato incertezze per decenni, fino alla recente decisione dell’Amministrazione di ricorrere all’arbitrato rituale per sciogliere il nodo.
“Si tratta di un risultato importantissimo che avevamo promesso sin dalla nostra campagna elettorale, quando ci eravamo presi l’impegno di fronte a queste cento famiglie di risolvere un problema così annoso. Riuscire a trovare una soluzione con il presupposto di andare a sottoscrivere una transazione con gli eredi Piccinini non era affatto facile, vista la complessità dal punto di vista normativo. È stato possibile solo grazie al grande impegno del consigliere Luigi Nardella che ha lavorato spesso sotto traccia, al Segretario Comunale, agli Uffici Legali e Urbanistica. A loro va il mio ringraziamento non solo per la professionalità dimostrata, ma anche per l’aspetto umano. È evidente che quando queste risorse lavorano con serietà e dedizione, a giovarne è tutta la comunità”.
Francesco Ferri, sindaco di Monte Compatri
“Dopo aver approfondito la questione, l’Amministrazione comunale ha scelto la formula dell’arbitrato rituale per risolvere l’annosa questione dei livelli. Scegliendo questa strada ci siamo riusciti a mettere a riparo da eventuali altri ostacoli che avremmo potuto incontrare in una sede di Tribunale. Con questa operazione, che andrà a conclusione nei prossimi mesi, il comune di Monte Compatri consentirà alle famiglie di immettere l’immobile nel mercato immobiliare o lasciarlo ai propri figli. È il segno della buona amministrazione a cui hanno partecipato tutta la giunta e i consiglieri comunali, il Segretario comunale e gli Uffici”.
Luigi Nardella, consigliere comunale con delega agli Affari Legali