Il rapporto di Legambiente svela un aumento preoccupante dei reati ambientali in Italia e nel Lazio

Nel 2023 il Lazio si conferma tra le regioni italiane più colpite dai reati ambientali, posizionandosi al sesto posto con 2.200 illeciti registrati, 2.122 persone denunciate, 14 arresti e 596 sequestri. Questi dati emergono dal rapporto Ecomafia 2024 di Legambiente, che sottolinea un incremento delle attività illegali nonostante la regione sia scesa dal quarto al sesto posto rispetto all’anno precedente.

Roma migliora, Latina peggiora

Nel dettaglio provinciale, Roma mostra segni di miglioramento. Nel 2023, la capitale è scesa dal primo al quarto posto a livello nazionale per numero di reati ambientali, con una diminuzione importante sia nei reati totali (867 rispetto ai 1.315 del 2022) sia negli illeciti amministrativi (1.211 contro i precedenti 1.952).

In netto contrasto, la provincia di Latina ha visto un peggioramento, salendo dal 16° al 12° posto nazionale. I reati sono aumentati da 485 a 588, accompagnati da 520 denunce, 4 arresti e 185 sequestri. Anche le province di Frosinone, Viterbo e Rieti hanno registrato attività illegali, ma in misura minore. A Frosinone si sono verificati 174 reati, con 192 denunce, mentre Viterbo ha visto 133 reati e 97 denunce. La provincia di Rieti si distingue positivamente con il minor numero di reati: 117 con 93 denunce.

Il contesto nazionale

A livello nazionale, il rapporto di Legambiente presenta un quadro preoccupante. Nel 2023, i reati ambientali in Italia sono aumentati del 15,6% rispetto al 2022, con una media di 97,2 reati al giorno. Le regioni del Mezzogiorno, in particolare Campania, Puglia, Sicilia e Calabria, continuano a registrare il maggior numero di illeciti, rappresentando il 43,5% del totale nazionale. Il mercato illegale ambientale ha fruttato agli ecomafiosi circa 8,8 miliardi di euro nel 2023.

Il rapporto, pubblicato nel 30esimo anno di impegno di Legambiente, evidenzia un aumento delle denunce (34.481, +30,6%), degli arresti (319, +43%) e dei sequestri (7.152, +19%). Tra gli illeciti penali, il ciclo illegale del cemento e quello dei rifiuti continuano a dominare la scena, con il primo al primo posto con 13.008 reati (+6,5%) e il secondo in forte crescita con 9.309 reati (+66,1%).

Blitz di Goletta Verde e richieste al Governo Meloni

Oggi, Goletta Verde ha effettuato un blitz lungo le coste laziali per dire “No Ecomostri, No Ecomafie”. Legambiente ha chiesto al Governo Meloni un forte segnale di discontinuità nella lotta contro le ecomafie, proponendo quindici misure tra cui il recepimento della nuova direttiva europea sulla tutela penale dell’ambiente, l’introduzione di delitti contro le agromafie e gli animali nel Codice penale, e l’inasprimento delle sanzioni contro i reati nel ciclo dei rifiuti.