Sabato 16 novembre 2024, alle ore 15:30, il teatro parrocchiale di San Giovanni Battista a Campoleone ospiterà il secondo appuntamento de “I pilastri del benessere”, un ciclo di incontri organizzato dal Comune di Lanuvio per diffondere la consapevolezza sui temi della salute e del benessere. Questa volta, al centro dell’evento ci sarà un argomento di grande attualità e delicatezza: la demenza digitale e l’uso consapevole delle nuove tecnologie. L’incontro, che prevede momenti di riflessione e di approfondimento rivolti a famiglie, educatori e cittadini, si focalizzerà sui possibili effetti nocivi legati a un utilizzo inappropriato dei dispositivi digitali.
Interventi di esperti e spazio per le famiglie
L’incontro si aprirà con i saluti istituzionali del sindaco Andrea Volpi e del parroco Don Marco Quarra. A seguire, prenderanno parola diversi esperti del settore, tra cui Lucia Vartuli, coordinatrice del progetto, e la dott.ssa Paola Scampati, direttrice dell’UOC Procreazione Cosciente di ASL RM6. Con il supporto di figure professionali come giornalisti, psicologi, esperti di sicurezza digitale e rappresentanti di realtà locali, l’evento mira a illustrare i rischi della “demenza digitale”, una condizione che colpisce soprattutto le nuove generazioni, sempre più esposte agli schermi. Manuel D’Alessio, consigliere delegato alle nuove tecnologie, porterà un contributo istituzionale sull’importanza di educare al digitale, mentre l’analista posturale Ivo Petrov tratterà delle ripercussioni fisiche di un uso prolungato dei dispositivi.
Un evento per tutti, con attività dedicate ai più piccoli
Per rendere l’incontro accessibile anche alle famiglie, sarà presente un’area di intrattenimento per i più piccoli, curata dagli animatori dell’oratorio di Campoleone, offrendo così ai genitori la possibilità di partecipare al dibattito in tranquillità. Il percorso “I pilastri del benessere” si propone quindi come un’occasione preziosa non solo per ascoltare esperti, ma per riflettere su come tecnologia e benessere possano coesistere, evitando che l’uso sconsiderato dei dispositivi porti a conseguenze sulla salute mentale e fisica, soprattutto nelle fasce più giovani.