Nota stampa di Italia Viva Lazio
Nell’ottobre del 2019, dalla Leopolda, nacque Italia Viva e con lei l’idea del Family Act.
Un passo legislativo fondamentale per rimettere al centro dell’agenda politica una delle crisi più gravi che sta vivendo il nostro millennio: la denatalità e la decrescita demografica.
Una crisi silenziosa che impatta su una serie di altre questioni economiche e non come il rafforzamento dei congedi parentali e un incremento delle misure di armonizzazione tra l’ambito lavorativo e familiare.
Nel gennaio 2022, sotto il governo Draghi, il primo pezzo di quella riforma venne messo in atto con l’introduzione dell’assegno unico e universale (AUU), un importo mensile che accompagna i figli dal grembo materno – l’assegno viene erogato dal 7° mese di gravidanza – fino al compimento del 21° anno di età, e oltre nel caso di disabilità.
Oggi però, a distanza di due anni e mezzo, il governo Meloni, invece di dare nuovo impulso a una delle riforme più urgenti legate al futuro del nostro paese, parrebbe essere pronta a tagliare l’assegno unico e universale distruggendo, in questo modo, la possibilità di realizzare il Family Act.
Una scelta scellerata che Italia Viva, a ogni livello, combatterà chiedendo di non solo di non cancellare l’assegno ma anche di arricchire il Family Act, realizzandolo nella sua interezza, anche guardando alle esperienze creative di molti altri Paesi europei.
Lo affermano in una nota Felice Casini, presidente regionale di Italia Viva Lazio, e Francesco De Santis, membro della cabina di regia regionale di Italia Viva Lazio con delega all’ambiente e family act.
Roma, 29 Agosto 2024