Negli ultimi mesi, nel comune di Marino, le dinamiche politiche locali stanno diventando sempre più complesse, soprattutto all’interno dell’area di centrodestra. Per fare luce su questi temi, abbiamo intervistato Simone Del Mastro, Consigliere Comunale e capogruppo di Fratelli d’Italia a Marino, che ha condiviso con la redazione di CastelliRomani.news alcune considerazioni sull’attuale situazione politica.
Negli ultimi mesi, dall’esterno, si è percepito un crescente attivismo del vostro partito, con iniziative che hanno attirato l’attenzione sia dei cittadini che degli osservatori politici. Dietro questo dinamismo, quali sono le strategie e gli obiettivi che state perseguendo?
Simone Del Mastro: Fratelli d’Italia a Marino ha vissuto un periodo di intensa crescita e radicamento. Di recente, abbiamo aperto due nuovi circoli: uno a Frattocchie e l’altro nel centro di Marino, segnale di una presenza sempre più capillare. Anche il numero di tesserati è aumentato, rafforzando il legame con il territorio. Prima della pausa estiva abbiamo organizzato un incontro con tutto il direttivo locale, alla presenza del presidente della Provincia di Roma, il senatore Marco Silvestroni, per delineare la linea politica futura. Da quel confronto è emersa una volontà unanime: continuare con un atteggiamento propositivo, avanzando proposte che possano migliorare l’azione politica e amministrativa, pur restando un’opposizione senza sconti in Consiglio Comunale.
Parlando di proposte, quali iniziative avete portato avanti in Consiglio Comunale?
Simone Del Mastro: In Consiglio comunale siamo stati molto attivi, presentando diverse mozioni. Una di queste riguarda l’istituzione di uno sportello Europa, pensato per facilitare l’accesso ai fondi europei, che rappresentano un’opportunità importante per il nostro Comune. Inoltre, abbiamo proposto la modifica del regolamento sulle opere pubbliche, in particolare quelle su strada, per garantire maggiore trasparenza e efficienza. Un altro nostro progetto rilevante è l’istituzione di un tavolo permanente per le libere professioni, volto a offrire un punto di riferimento stabile per chi lavora in questo settore. Queste iniziative dimostrano come Fratelli d’Italia non si limiti all’opposizione, ma voglia dare un contributo concreto al miglioramento della vita della comunità.
Passiamo ora alla questione della coalizione di centrodestra a Marino. Da quello che ci ha anticipato, sembra che il sindaco Stefano Cecchi non voglia aprire a Fratelli d’Italia. Si corre il rischio di andare divisi alle prossime elezioni?
Simone Del Mastro: Purtroppo è una possibilità reale. Fratelli d’Italia non solo ha un forte radicamento a livello locale, ma governa anche la nazione e la Regione Lazio. È naturale che ci aspettiamo un riconoscimento e un rispetto adeguato per ciò che rappresentiamo. Dall’altra parte, invece, vediamo una forte miopia politica: ci sono state tante promesse mai mantenute, e ormai siamo arrivati al “giro di boa” di questa Amministrazione. Non possiamo continuare ad attendere decisioni che non arrivano. Se le cose non cambieranno, saremo costretti a lanciare una nostra proposta politica autonoma per il futuro di Marino.
Secondo lei, queste difficoltà nascono da divergenze politiche o ci sono anche motivi personali tra i dirigenti locali di Fratelli d’Italia e il sindaco Cecchi?
Simone Del Mastro: Non penso che ci sia una questione personale in gioco. Credo piuttosto che si tratti di una mancanza di visione politica. In un momento così delicato, la cosa più logica sarebbe cercare di unire tutte le forze del centrodestra per dare una stabilità al Comune, non solo fino a fine mandato, ma con una prospettiva di lungo termine. Una politica saggia dovrebbe guardare oltre le divisioni del passato, ricucendo le fratture per il bene della comunità. Ma purtroppo, questa lungimiranza sembra mancare.
Lei, oltre a essere capogruppo a Marino, fa parte anche dell’esecutivo provinciale di Fratelli d’Italia. Come vede la situazione del centrodestra nell’area dei Castelli Romani, dove in alcuni comuni i partiti storici sembrano scomparsi?
Simone Del Mastro: È vero, c’è una disaffezione generale verso la politica, e non riguarda solo il centrodestra. La politica locale, purtroppo, spesso manca di una classe dirigente adeguata. Nel caso di Fratelli d’Italia, stiamo parlando di un partito che in pochi anni è passato dal 2% al 30% dei consensi, e non tutti i dirigenti locali sono riusciti ad adeguarsi a questa crescita. C’è bisogno di rinnovare le leadership, di formare nuove generazioni di amministratori che sappiano gestire questa nuova realtà. A livello provinciale, stiamo lavorando proprio su questo, per far sì che Fratelli d’Italia continui a crescere e a governare efficacemente, sia nei comuni sia nelle istituzioni centrali.
Si parla della possibilità che, a causa della pandemia, i sindaci eletti nel 2021 possano rimanere in carica fino al 2027. Cosa ne pensa?
Simone Del Mastro: È una situazione surreale, direi. In effetti, si parla di estendere i mandati di sindaci in comuni come Marino, Roma, Napoli e Torino fino al 2027, cosa che sarebbe un unicum nella storia. Vediamo come si evolveranno le cose, ma è chiaro che una tale estensione creerebbe molti interrogativi. In un Paese come l’Italia, dove le elezioni rappresentano un momento cruciale per la democrazia, questa dilatazione dei tempi appare quanto meno anomala.
Ultima domanda: il suo futuro politico. Potrebbe candidarsi a sindaco di Marino, nel caso Fratelli d’Italia andasse alle elezioni da sola?
Simone Del Mastro: In politica non si può mai dare nulla per scontato. Credo che Fratelli d’Italia debba giocare un ruolo da protagonista nel futuro di Marino, indipendentemente dai nomi. Se ci saranno le condizioni per una candidatura, la valuteremo, ma per ora il mio obiettivo è continuare a lavorare per il bene del mio comune.