Giovanna Marini, amata compositrice, cantante, ricercatrice e docente, si è spenta ieri, all’età di 87 anni. Nata a Roma nel 1937, figlia del compositore Giovanni Salviucci, Marini ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama musicale italiano, dedicandosi alla conservazione e alla rivitalizzazione della musica di tradizione orale.
Da diversi anni, Marini aveva scelto Monte Porzio Catone come sua città d’adozione, dove ha dato vita a numerose iniziative culturali che hanno arricchito e coinvolto la città nel corso degli anni.
Un’eredità di musica e cultura
Giovanna Marini ha scoperto il fascino del canto popolare grazie agli incontri con figure chiave della cultura italiana come Pier Paolo Pasolini e Italo Calvino. La sua carriera è stata contrassegnata da un profondo impegno verso la musica folk, che ha contribuito a preservare e divulgare attraverso performance memorabili, come “Bella Ciao” al Festival dei Due Mondi di Spoleto nel 1964 e “Ci ragiono e canto” di Dario Fo nel 1966.
Nel corso degli anni ’70, ha fondato la prima scuola popolare di musica in Italia nel quartiere romano del Testaccio, svolgendo un ruolo cruciale nell’educazione musicale accessibile a tutti.
Collaborazioni e riconoscimenti
Durante la sua lunga carriera, Marini ha collaborato con numerosi artisti, tra cui il cantautore Francesco De Gregori. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti per il suo contributo alla musica e alla cultura, tra cui il Premio Tenco nel 1983 e il titolo di Commendatore della Repubblica italiana nel 2004.
La sua opera è stata anche celebrata con premi internazionali, come il Commandeur des arts et des lettres, un riconoscimento della Repubblica Francese.
L’impatto e il ricordo
Giovanna Marini non solo ha preservato la musica folk italiana ma ha anche elevato il canto popolare a forma d’arte riconosciuta e rispettata, ispirando generazioni future di musicisti e ricercatori.
Il suo lascito perdura nelle sue canzoni, nei suoi insegnamenti e nel ricordo di coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerla e lavorare con lei. La sua passione per il racconto attraverso la musica rimane un esempio luminoso di come l’arte possa essere un potente strumento di espressione e conservazione culturale.
Giovanna Marini è stata una custode della tradizione orale italiana, e il suo impatto sulla musica popolare rimarrà una pietra miliare per le generazioni future. Con la sua scomparsa, il mondo della musica perde una delle sue voci più autentiche e influenti.
Il coro del Canto Necessario
Fondato nel 2007, il coro del Canto Necessario di Monte Porzio Catone rappresenta una delle iniziative avviate da Giovanna Marini nella sua città d’adozione, assieme all’amica e collega Francesca Ferri.
Il coro — di cui Marini andava particolarmente fiera — si incontra settimanalmente, esplorando il repertorio tradizionale italiano, costituito da una ricca trama di storie trasmesse oralmente che vede protagonisti le persone, il lavoro, le lotte, la fede e l’amore.
Giovanna Marini considerava il canto, soprattutto quello collettivo, come un elemento essenziale alla vita, un’attività capace di unire e di esprimere le radici più profonde della cultura popolare.
Il messaggio di cordoglio del Comune di Monte Porzio Catone
“Il Sindaco e l’Amministrazione Comunale esprimono cordoglio per la scomparsa di Giovanna Marini, cantautrice italiana impegnata nell’universo etnomusicale. Cittadina monteporziana da molti anni è stata indiscussa protagonista di molteplici iniziative di grande rilievo culturale nel panorama internazionale e locale. Con gratitudine e stima Monte Porzio Catone si stringe ai suoi familiari.“