Nota stampa del Comitato Scuola Manzoni

Siamo oramai al 18 luglio, il Ricorso Straordinario al Presidente della Repubblica non ha avuto seguito, poiché i circa 250 ricorrenti, tra genitori ed insegnanti, hanno deciso, ormai da tempo, di non accogliere l’istanza di trasposizione al Tar notificata dal Comune di Genzano di Roma.

A fronte della richiesta di risarcimento danni paventata dall’Amministrazione comunale, molti tra genitori e docenti hanno scelto di non presentarsi innanzi al Tar, rendendosi però disponibili a continuare ad esprimere l’opposizione a questo nefasto progetto in altre forme, che non comportino un rischio di risarcimento economico che seppur infondato sarebbe insostenibile per molte famiglie che vivono di stipendio.

Col ricorso si è cercato di contrastare la realizzazione della costruzione della nuova mensa negli spazi attualmente occupati dal bel giardino, fiore all’occhiello del plesso scolastico Manzoni, proponendo di costruire la suddetta mensa nello spazio precedentemente individuato dalla stessa amministrazione, soluzione che avrebbe avuto un impatto paesaggistico sicuramente minore, una minor sacrificio dello spazio giardino, la tutela delle tre classi che si troveranno un muro dinanzi alle loro finestre. Purtroppo l’amministrazione comunale è rimasta ferma nella sua posizione e non si è resa disponibile a modificare il luogo di costruzione della nuova mensa.

Non vogliamo lasciar cadere nell’oblio le ragioni che hanno motivato l’opposizione al progetto di costruzione della nuova mensa: riteniamo che un ulteriore edificio non solo non sia utile (il nostro plesso possiede già una mensa), ma che vada a sottrarre uno spazio educativo e di svago dal valore immenso, il meraviglioso giardino della scuola, specie in questo periodo storico in cui bambini e ragazzi vivono un grande deficit di natura e spesso passano la maggior parte del loro tempo libero davanti ad uno schermo.

Ricordiamo inoltre che tale progetto non è stato mai condiviso, né comunicato in maniera chiara con le rappresentanze scolastiche che meglio conoscono i bisogni e le esigenze della scuola. In ultimo la nuova mensa, costruita a soli tre metri dalle finestre di tre classi del plesso comporterebbe una rimodulazione interna di tutti gli ambienti scolastici, che finora non è stata nemmeno abbozzata e che comprometterebbe l’armonia e la fruibilità degli spazi interni che finora si è sempre dimostrata idonea e funzionale alle esigenze dei bambini.

Per questo abbiamo deciso di costituirci come Comitato Scuola Manzoni, un comitato formato da docenti e genitori con lo scopo di controllare e monitorare durante tutto il periodo di esecuzione dei lavori la sicurezza ed il benessere di alunni e personale scolastico.

Si tratta di un organismo che non ha intenzione di sostituirsi alle rappresentanze “ufficiali” di docenti e genitori espresse all’interno del Consiglio d’Istituto, ma che esprime la voglia di partecipazione e di tutela dei bambini e delle bambine che si trovano a vivere giornalmente gli spazi della scuola Manzoni, e che dovrebbero farlo in sicurezza e vedendo garantito il proprio diritto ad apprendere ed a svolgere attività ricreative all’aperto.

Famiglie e docenti hanno la necessità di sapere per tempo dove verranno collocate le bambine ed i bambini per permettere la predisposizione di eventuali nuovi spazi di apprendimento che siano in linea con le loro esigenze educative e didattiche.

Cosa stiamo da tempo chiedendo al Sindaco

Riteniamo doveroso sottolineare come l’atteggiamento dell’amministrazione comunale nei confronti di docenti e genitori continui ad essere evasivo e tutt’altro che conciliante: tutte le domande poste al Sindaco non hanno ancora ricevuto alcuna risposta. Domande che, quindi, poniamo nuovamente qui di seguito:

  • Il Consiglio d’Istituto aveva già espresso la richiesta di spostare l’inizio dei lavori dai primi di aprile al periodo estivo, in un periodo nel quale le lezioni sono sospese e i bambini non sono a scuola. Come mai i lavori di costruzione della mensa non sono ancora iniziati, non essendoci impedimento alcuno che ostacoli tale inizio?
  • Il progetto di costruzione della nuova mensa è compatibile con la normativa scolastica attuale, relativamente al rispetto delle distanze di sicurezza tra edifici contigui stabilite dalle vigenti norme sull’edilizia scolastica in materia di prevenzione antisismica?
  • Il cantiere che sarà posto in essere, è compatibile in termini di emissione di polveri ed emissioni acustiche derivanti dai lavori con lo svolgimento delle normali attività scolastiche?
  • Le tre aule che, in base al progetto, verranno a trovarsi di fronte alla zona centrale del cantiere e che necessariamente non potranno ospitare alcuna attività didattica, dove saranno collocate, e per quanto tempo?
  • Dove verrà collocata la mensa (ovvero dove mangeranno bambine e bambini) durante tutta la durata del cantiere?
  • Per tutta la durata dei lavori, come è stato pensato lo svolgimento di attività motoria e delle normali attività di tipo ludico-ricreativo all’aperto?
  • In che modo verrà garantita l’accessibilità alla scuola da parte dei bambini con disabilità motoria che necessitano dunque di arrivare nei pressi della scuola con mezzi rispondenti alle loro necessità?
  • Il cantiere sarà presente durante tutto l’orario scolastico, a partire dall’entrata sino all’uscita delle classi a tempo pieno, oppure avrà orari differenziati rispetto a quelli necessari per le attività scolastiche?
  • La vecchia mensa, dichiarata dal consigliere comunale di maggioranza Roberto Borri “non a norma”, sarà messa a norma durante lo svolgimento del cantiere? Oppure si pensa di spostare delle classi in una mensa definita non a norma dalla stessa amministrazione? Se sì, con quali fondi verranno svolti lavori di messa a norma degli spazi interni del plesso? Attualmente nel progetto presentato e visionato da docenti e genitori non vi è traccia né di questo né di altri interventi per l’attuale edificio, nè è stata al momento indicata chiaramente la risistemazione degli spazi interni più volte richiamata dall’amministrazione comunale.

Per tutte queste ragioni abbiamo deciso di costituirci in Comitato Scuola Manzoni e abbiamo deciso di scrivere questo comunicato, per far conoscere alla cittadinanza tutta le nostre motivazioni ed il percorso che ci ha portato fino a questo punto e per porre, per l’ennesima volta, all’attenzione dell’Amministrazione Comunale, le domande a cui dopo mesi ancora ci si ostina a non dare risposta.

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