Il fenomeno dell’astensionismo è in costante crescita.  Sempre più elettori scelgono di non recarsi alle urne, manifestando una crescente disaffezione verso la politica. Rocca Priora rappresenta un esempio emblematico di questa tendenza, evidenziando le difficoltà che molte città italiane affrontano nel mantenere il coinvolgimento dei cittadini nelle questioni politiche.

In un contesto politico caratterizzato da un crescente disinteresse, Milco Rufini ha annunciato la sua candidatura a sindaco con la Lista Civica Verdi, Bianchi, Rossi. La sua discesa in campo si inserisce in un panorama politico complesso e frammentato.

Tutti e tre i candidati al ruolo di Sindaco, Anna Gentili, Claudio Fatelli e Milco Rufini, hanno infatti avuto esperienze di governo sotto la precedente amministrazione. Tuttavia, le loro strade politiche si sono successivamente divise. Gentili e Fatelli hanno creato proprie liste civiche, mescolando elementi di diverse culture politiche, sia di centrodestra che di centrosinistra, creando una sorta di “minestrone politico”.

Nonostante la sua appartenenza a una lista civica, Milco Rufini ha mantenuto una posizione più identificabile, richiamando temi cari al centrosinistra e alle tematiche ambientali. La sua candidatura cerca di rispondere alle esigenze di un elettorato specifico, che si riconosce in valori più tradizionali e orientati alla sostenibilità. A questo punto viene scontato domandarsi come verranno ridistribuiti i voti dopo questa frammentazione.

La città di Rocca Priora sta attraversando dunque una fase politica delicata. La frammentazione degli schieramenti e la percezione di un’offerta politica poco chiara contribuiscono a un crescente distacco dei cittadini dalle urne. Probabilmente molti preferiranno trascorrere il weekend al mare o annullare il proprio voto piuttosto che partecipare alle elezioni, segno di un elettorato sempre più sfiduciato.