Lo scorso 20 novembre, attraverso una stazione appaltante, il Comune di Lanuvio ha avviato una gara per l’affidamento del servizio di gestione delle circa 500 istanze di condono edilizio inevase. La scadenza per presentare le offerte è fissata al 8 gennaio 2025, con l’obiettivo di affidare il servizio entro l’inizio del nuovo anno.
Le istanze di condono edilizio ancora inevase, riconducibili alle leggi nazionali del 1985, 1994 e 2003, rappresentano uno scoglio amministrativo enorme per l’ente locale. Il carico di lavoro, aggravato dalla carenza di personale interno, ha infatti condotto Lanuvio a esternalizzare il servizio. La gestione sarà dunque affidata a un soggetto selezionato tramite procedura aperta, con un contratto triennale il cui valore massimo, a base d’asta, è fissato in 850.000 euro.
Compiti e responsabilità dell’aggiudicatario
Secondo quanto stabilito dal capitolato d’appalto, il soggetto aggiudicatario dovrà svolgere una serie di attività articolate e di elevata responsabilità, seguendo standard di economicità e trasparenza definiti dal nuovo codice dei contratti pubblici, in vigore dal 2023. Di seguito, le principali mansioni che caratterizzeranno l’incarico:
- Digitalizzazione e catalogazione dei fascicoli: tutti i documenti cartacei relativi alle istanze di condono edilizio dovranno essere digitalizzati e ordinati in una piattaforma informatica. Questo passaggio garantirà una gestione più rapida, una maggiore trasparenza e un accesso facilitato sia per l’amministrazione che per i cittadini.
- Redazione di relazioni tecniche e schede urbanistiche: ogni pratica richiederà la compilazione di una scheda urbanistica dettagliata, completa di verifiche catastali, analisi delle condizioni dell’immobile e dei vincoli eventualmente esistenti (paesaggistici, idrogeologici o relativi ad altri aspetti normativi).
- Verifica e integrazione della documentazione: l’aggiudicatario sarà responsabile della verifica preliminare della documentazione presentata dai cittadini e, in caso di mancanze, dovrà richiedere le necessarie integrazioni in conformità con le normative vigenti.
- Calcolo dei tributi dovuti: il contratto prevede che il gestore dell’appalto si occupi anche del calcolo dei tributi da versare, come oblazioni, oneri concessori e indennità per eventuali danni ambientali. Ogni conteggio sarà svolto sulla base delle tariffe comunali e delle normative in vigore.
- Predisposizione delle bozze di concessioni edilizie o dinieghi: una volta completata l’istruttoria, l’appaltatore sarà tenuto a redigere le bozze di concessione edilizia o di diniego, che saranno poi firmate dal Comune. Questo include anche la preparazione degli atti necessari in caso di procedure coattive per la riscossione degli oneri.
- Gestione della comunicazione con i cittadini: ogni comunicazione amministrativa, comprese le richieste di integrazione documentale e i conteggi definitivi, sarà gestita dall’aggiudicatario. Le spese di spedizione, sia per posta ordinaria che raccomandata, saranno a suo carico. Inoltre, il servizio di assistenza prevede un rapporto diretto con i cittadini, che potranno ricevere chiarimenti presso gli uffici messi a disposizione dall’aggiudicatario almeno due volte a settimana.
- Report periodici sull’attività svolta: l’impresa aggiudicataria dovrà fornire report trimestrali sull’andamento del servizio, evidenziando il numero di pratiche gestite, eventuali criticità riscontrate e proposte per ottimizzare ulteriormente il processo.
Un nuovo modello di gestione amministrativa o una scelta obbligata?
L’affidamento del servizio, con un compenso variabile legato ai risultati (massimo 30% sui proventi effettivamente incassati), riflette un approccio pragmatico e orientato all’efficacia. La formula mira a incentivare il completamento rapido ed efficiente delle pratiche, ma al contempo solleva interrogativi sulla capacità degli enti locali di gestire autonomamente queste attività.
Il Comune di Lanuvio punta così a colmare un’evidente difficoltà operativa, offrendo ai cittadini risposte che per troppo tempo sono rimaste in sospeso. Tuttavia, non si tratta di un caso isolato: molte amministrazioni locali hanno optato per soluzioni analoghe, delegando a soggetti esterni attività complesse che le proprie strutture non riescono a gestire. Pur essendo un segno di modernizzazione, sarebbe auspicabile che gli enti locali potessero disporre delle risorse interne necessarie per svolgere autonomamente questi compiti.
L’iniziativa, se portata a termine con successo, potrebbe comunque rappresentare un punto di riferimento per altre realtà territoriali che affrontano le stesse difficoltà. I prossimi mesi saranno determinanti per valutare l’impatto di questo progetto, sia sui tempi di smaltimento delle pratiche pendenti sia sull’efficacia complessiva del modello scelto.
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- urbanistica